La rana di Kubrick è già una star: perché è considerata l’“Arancia Meccanica” della natura
La rana Kubricki e quella Kamagarini sono appena state scoperte e già le loro foto hanno fatto il giro del mondo: il motivo? I loro nomi così particolari e il loro aspetto fisico. Queste due nuove specie di rana sono state scoperte nel Bacino dell'Amazzonia, tra la Bolivia, il Perù e il Brasile ed entrambe erano state scambiate per altre specie identiche.
La rana di Kubrick. La rana di Kubrick, chiamata in realtà Dendropsophus kubricki, è stata chiamata così in onore del film ‘Arancia Meccanica' e non solo per il colore della chiazze presenti sul suo corpo (arancioni appunto), ma anche per ciò che rappresenta. Gli scienziati infatti anno riferimento a ciò che Anthony Burgess disse a proposito di ‘Un arancia meccanica': “Ho unito l'organico, il vivente, il dolce – in altre parole la vita, l'arancione – al meccanico, il freddo, il disciplinato”. “Senza saperlo, spiegano gli scienziati, ha costruito una giusta metafora per descrivere gli ecosistemi. La natura lavora come un unione tra la vita e la sua fredda, meccanica e disciplinata matrice fisica”.
La rana demoniaca. L'altra rana invece è stata ribattezzata Dendropsophus kamagarini che in lingua Machiguenga, cioè del gruppo indigeno delle regione del sud-est del Perù, significa ‘demone' o ‘diavolo': il motivo di questo nome sta nelle protuberanze a forma di corno che questa rana ha sulle palpebre superiori.
Anfibi come arancia meccanica. Gli anfibi rappresenta un importante elemento degli ecosistemi in quanto sono come consumatori secondari della catena alimentare: hanno un ruolo fondamentale nella decomposizione e nel riciclo dei nutrienti.
Lo studio. Daniel Rivadeneira, Pablo J. Venegas e Santiago R. Ron sono gli scienziati che hanno condotto questo studio che ha permesso di comprendere che quelle identificate non erano rane appartenenti alla specie Sarayacu (Dendropsophus parviceps): questo ha permesso di aggiungere altre due specie di rane che vivono sugli alberi all'elenco di quelle già conosciute. Lo studio, intitolato “Species limits within the widespread Amazonian treefrog Dendropsophus parviceps with descriptions of two new species (Anura, Hylidae)” è stato pubblicato su ZooKeys.
[Foto di P. J. Venegas]