Femmine di lemure fanno sesso con più maschi per salvare i figli
La mamma è sempre la mamma si sa e se lei “semper certa est”, “pater nunquam”. Lo sanno bene alcune specie animali che, grazie alla promiscuità, riescono ad evitare gli infanticidi.
Istinto materno
Capita molto spesso infatti che tra le specie animali che vivono in gruppi gestiti da uno, o pochi, soggetti maschi, il tasso di morti infantili sia molto alto, questo perché ognuno di loro vuole assicurarsi che la prole sia unicamente la sua. Accade quindi che ad ogni cambio di capo gruppo, i piccoli vengano uccisi per far spazio a nuovi eredi di loro discendenza.
Una scoperta entusiasmante
I ricercatori dell'Università di Cambridge hanno esaminato 260 specie di mammiferi e hanno scoperto che ci sono mamme, come quelle dei Microcebus (un genere di lemuri), capaci di confondere i maschi al punto da ridurre a zero il numero di piccoli uccisi.
[Foto da Wikipedia.org]
La promiscuità come punto di forza
Per riuscirci le femmine, spiega il Dott. Dieter Lukas del dipartimento di zoologia dell'Università, “hanno rapporti sessuali con più maschi”, più volte e in un periodo limitato di tempo: questo giustifica realmente il detto sulla certezza della paternità. Il loro istinto genitoriale li porta però, nel dubbio, a non uccidere i piccoli e le mamme riescono così a salvargli la vita.
[foto da Wikipedia.org]
Vantaggi per i testicoli
Le future mamme sono sessualmente attive solo una notte all'anno e in quelle poche ore si accoppiano con tutti i maschi a disposizione ripetutamente. Questo significa che i maschi del Lemure Microcebus devono riuscire a produrre maggiori quantità di sperma, per sperare di essere loro i padri dei nascituri. Per questo motivo i loro testicoli, nella stagione riproduttiva, aumentano fino a 10 volte di volume. “La misura dei testicoli di alcune specie cresce con il passare delle generazioni, questo ci fa pensare che le femmine siano sempre più promiscue e in grado di confondere i possibili padri”, spiega il Dott. Lukas che prosegue “Una volta iniziata la competizione dello sperma, che comporta l'impossibilità dei maschi di certificare la paternità, gli infanticidi scompaiono, a parte casi in cui i maschi preferiscono correre il rischio di uccidere i piccoli senza sapere se potranno riprodursi ancora”.
Ci sono sempre le eccezioni
In natura però la misura dei testicoli e il tasso di infanticidio non sempre corrispondono. La ricerca condotta su 260 specie di mammiferi ha evidenziato che, come le lemuri, anche le femmine di bonobo hanno una vita sessuale intensa (con ogni maschio hanno dai 10 ai 12 rapporti sessuali), ma i loro partner, che non uccidono i piccoli, hanno i testicoli più grossi del 15% rispetto ai loro simili scimpazé, che sono invece infanticidi. Stessa sorte per la canadese arvicola di Townsend dotata di gonadi il 50% più sviluppate dell'infanticida arvicola dei prati presente in Nord America.