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La previsione dei ricercatori: “tra 5 anni anche gli uomini potranno partorire”

Secondo la dott.ssa Chung, della University of Southern California, “non ci sono così tante differenze tra l’anatomia maschile e quella femminile”. Sarà sufficiente realizzare qualche trapianto e fare una cura di ormoni.
A cura di Redazione Scienze
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Arnold Schwarznegger incinto nel film "Junior" (1994).
Arnold Schwarznegger incinto nel film "Junior" (1994).

"Partorirai con dolore", recita la Bibbia condannando la donna a scontare così la sua pena per il peccato originale. Eppure, secondo la dottoressa Karine Chung, direttrice del programma di conservazione della fertilità presso la University of Southern California’s Keck School of Medicine, "tra cinque, dieci anni o forse prima, anche per gli uomini sarà possibile portare a termine una gravidanza e partorire". Secondo la dottoressa, infatti, "non ci sono così tante differenze tra l’anatomia maschile e quella femminile. Probabilmente qualcuno prima o poi sarà in grado di farlo". Certo, avverte ancora la specialista, non è che non ci siano affatto differenze sostanziali, dato che le donne presentano il sistema di vascolarizzazione necessario ad alimentare l'utero con il sangue, i legamenti pelvici necessari a supportare utero e cervice, nonché gli ormoni utili a sostenere la gravidanza.

L'uomo non ha nulla di tutto ciò, ma secondo Karine Chung, il sistema di trapianti per una gravidanza maschile "è fattibile, ma semplicemente non è stato creato" ancora. In fin dei conti, spiega la donna, sarebbe sufficiente creare in laboratorio una grande arteria, simile all'iliaca interna che nelle donne favorisce l'alimentazione del feto. Per quanto riguarda l' "impreparazione" ormonale maschile, basterebbe una cura ad hoc. Si tratterebbe di "spegnere il testosterone e di introdurre estrogeni e progesterone necessari per preparare l'utero alla gravidanza". Se la vagina è l'organo ideale per sostenere l'utero è pur vero, riflette la dottoressa, che l'utero trapianto potrebbe essere fissato ad altri legamenti del bacino.

La previsione della dott.ssa Chung ha sollecitato riflessioni su fattibilità ed eticità di una ricerca simile. Se è vero che un team svedese ha già trapianto con successo uteri in donne sofferenti di UFI (fattore uterino di infertilità), è altrettanto vero, secondo la Fondazione Nazionale dei Trapianti negli Usa, che i costi di trapianto di organi vitali sono esorbitanti: dai 25.000 dollari per una cornea ai 300.000 per un cuore. Insomma, si interroga Arthur Caplan, direttore di etica medica presso la NYU School of Medicine, “le persone lo desiderano veramente? Non credo che il trapianto uterino per gli uomini sia una priorità, soprattutto se si considerano le scarse risorse economiche a disposizione".

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