La piramide nel Triangolo delle Bermuda esiste solo in Rete
Il Triangolo delle Bermuda è un sempre verde nell'ambito della cronaca del mistero, nonostante sia sufficiente dare un'occhiata ai dati storici a disposizione per renderci conto che in quell'area dell'Atlantico settentrionale non sono avvenuti più disastri che in altri luoghi, come il Mediterraneo. Molte delle navi scomparse che vengono accostate al famigerato Trinagolo neanche si trovavano nei paraggi al momento del disastro e le circostanze hanno sempre una spiegazione razionale. Il primo ad accorgersene è stato Larry Kusche, autore del "The Bermuda Triangle Mystery Solved" (Warner Books, 1975), tutt'oggi il miglior lavoro di debunking sul tema.
Alcune di queste storie tendono a ripresentarsi ciclicamente nei giornali sensazionalisti, come quella della presunta piramide di cristallo rinvenuta da Ray Brown; di lui le informazioni che abbiamo sono molto varie, viene presentato di volta in volta come medico, scienziato o naturopata. Durante una immersione nel 1968 avrebbe avvistato una gigantesca struttura piramidale stagliarsi dal fondale; i lati della base sarebbero approssimativamente di 300 per 200 metri, con un'altezza di oltre 100.
Prove inesistenti. L'attrezzatura con cui sarebbe stato registrato il ritrovamento non si trova più. Brown sostiene che sia andata perduta, si preferisce così mostrare un video risalente agli anni '80 che raffigura un segmento del "muro di Bimini", una formazione rocciosa sottomarina vicino all'omonima isola delle Bahamas. Ma i più vogliono vedere la piramide, così più recentemente va di moda associare a questa narrazione priva di alcun dato ad un video risalente al maggio 2013, del Weekly Strange, chiaramente ispirato ad un articolo apparso nella rivista sensazionalista Weekly World del 1991.
La piramide misteriosa. Il filmato in questione millanta di ricercatori che da tutto il mondo sarebbero stati scossi da questa scoperta. Nessuno però sembra aver pubblicato nulla in merito, citarli sarebbe già un grosso aiuto. Le immagini della suddetta piramide non ci è dato sapere da quale di queste ricerche sarebbero state tratte. Così, a pensar male, si potrebbe ipotizzare che si tratti solo di un lavoro grafico o di una formazione rocciosa del fondale resa più suggestiva con qualche ritocco. Sta a chi sostiene la veridicità delle immagini l'onere della prova.