La pioggia è (anche) una questione lunare
Può capitare che la Luna crei delle perturbazioni nell'atmosfera tali da provocare impercettibili cambiamenti nella quantità di precipitazioni che cadono sulla Terra: lo sostengono i ricercatori della New University of Washington, in un lavoro pubblicato da Geophysical Research Letters.
Dopo aver notato delle lievi ma anomale oscillazioni nella pressione atmosferica, Tsubasa Kohyama, assieme al collega John Wallace ha trascorso due anni a indagare in un fenomeno che, fino ad ora, non era mai stato oggetto di studio. Cambiamenti nella pressione e nelle temperature collegati alla posizione della Luna erano stati già evidenziati a partire dal XIX secolo: ma adesso, per la prima volta, è stato dimostrato che l'attrazione gravitazionale del nostro satellite influisce anche sulla pioggia, portando ad una lieve diminuzione di questa. Ma in che modo?
Quando la Luna si trova in alto nei cieli, la sua gravità provoca alcuni "bozzi" nell'atmosfera terrestre, dei rigonfiamenti, che si allungano verso di essa: di conseguenza la pressione dell'atmosfera, da quel versante, aumenta e, con essa, la temperatura delle particelle dell'aria. Poiché l'aria calda può sopportare una maggiore quantità di umidità, «è come se il contenitore diventasse più capiente», per dirla con le parole di Kohyama.
Più acqua "intrappolata" nelle particelle d'aria, quindi, e meno che cade sulla Terra sotto forma di pioggia: sì, ma di che quantità stiamo parlando? In realtà estremamente esigue, dal momento che si parla di variazioni dell'ordine dell'1%, quindi decisamente non percepibili dall'osservatore. Probabilmente proprio per questo il fenomeno non aveva mai attirato l'attenzione degli osservatori e degli studiosi, almeno fino a quando Kohyama e Wallace non hanno deciso di utilizzare i dati raccolti tra il 1998 e il 2012 dalla NASA e dal satellite della Japan Aerospace Exploration Agency per la misurazione delle piogge tropicali.