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La pillola anti Covid di Pfizer blocca tutte le varianti Covid

In test di laboratorio, il paxlovid si è mostrato efficace nel bloccare le principali varianti del coronavirus.
A cura di Valeria Aiello
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Il paxlovid, il promettente antivirale prodotto da Pfizer, sembra essere efficace contro tutte le principali varianti del coronavirus. Lo suggeriscono i dati dei test in vitro condotti da un team di ricerca dell’Università della Louisiana e pubblicati in versione preliminare su bioRxiv che mostrano come il farmaco inibitore della principale proteasi di Sars-Cov-2, un peptido-mimetico chiamato PF-07321332, abbia effetto contro tutte le principali varianti del coronavirus.

Agenti antivirali specifici sono fortemente attesi, ma la loro efficacia può anche essere compromessa dalle varianti emergenti – spiegano gli studiosi nel loro rapporto – . Uno dei bersagli dei farmaci coronavirali più attraenti è la principale proteasi (Mpro) di Sars-Cov-2. Il peptidomimetico PF-07321332 è un potente inibitore di Mpro di rilevanza clinica”.

I test hanno mostrato che l’agente antivirale blocca le proteasi Mpro espresse da tre delle principali varianti del coronavirus (Beta, Lamba e Zeta) come quella del virus originario. “L’agente antivirale ha una potenza simile contro tutte le varianti rispetto al wildtype – hanno indicato gli studiosi – . La cinetica enzimatica ha mostrato che queste varianti di Mpro sono cataliticamente competenti in modo simile a quelle wildtype”.

Gli inibitori di Mpro come il paxlovid sono visti come un bersaglio promettente contro un virus in continua evoluzione, in quanto diretti contro una porzione più conservata del virus rispetto alla proteina Spike, le cui mutazioni possono avere impatto sull’efficacia dei vaccini disponibili.

I dati – precisano i ricercatori – fanno sperare che gli inibitori della proteasi Mpro al momento non siano influenzati negativamente da queste varianti del virus. Va notato, tuttavia, che l’uso diffuso di inibitori di Mpro potrebbe sfidare Sars-Cov-2 a sviluppare mutazioni in Mpro che superano questi inibitori”.

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