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La pasta non fa ingrassare, ma aiuta a perdere peso: basta mangiarne pochissima

Un team di ricerca canadese ha dimostrato che mangiare pasta all’interno di una dieta sana e a basso indice glicemico non solo non fa ingrassare, ma aiuta anche a perdere un po’ di peso.
A cura di Andrea Centini
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La pasta, l'alimento italiano per eccellenza spesso accusato di far lievitare il girovita, non solo non farebbe ingrassare, ma addirittura potrebbe essere un prezioso alleato per perdere peso. Lo hanno dimostrato ricercatori canadesi del Dipartimento di Scienze Nutrizionali dell'Università di Toronto e dell'Ospedale St. Michael, che hanno condotto un approfondito studio di revisione e una meta-analisi sui dati provenienti da 30 ricerche ad hoc. Negli studi analizzati sono state coinvolte oltre 2.500 persone, che hanno consumato in media 3,3 porzioni di pasta a settimana in sostituzione di altri carboidrati, nel contesto di una dieta sana, equilibrata e a basso indice glicemico.

Sarebbe proprio il basso indice glicemico della pasta a renderla un alimento ‘virtuoso' da includere nella dieta, a differenza dei prodotti con alto indice glicemico – i famigerati zuccheri raffinati – che fanno schizzare immediatamente alle stelle i livelli di glucosio nel sangue, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute, in particolar modo per il rischio diabete e patologie dell'apparato cardiovascolare. I partecipanti coinvolti negli studi analizzati dai ricercatori canadesi, coordinati dalla professoressa di origini italiane Laura Chiavaroli, hanno beneficiato così tanto dalla pasta che dopo tre mesi hanno addirittura perso mezzo chilogrammo.

“Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all'aumento di peso o all'aumento del grasso corporeo”, ha sottolineato l'autore principale dell'indagine, il professor John Sievenpiper. “In realtà – ha aggiunto lo studioso – l'analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico”. Prima di lanciarsi a bollire l'acqua per le tagliatelle e a informare cannelloni va sottolineato che le quantità erano esigue e che la pasta è stata valutata in un contesto di dieta sana ed equilibrata; insomma, se sognate di far sparire mezzo chilo di carbonara o di lasagne al giorno e dimagrire resterete (molto) delusi.

Un risultato analogo a quello della ricerca canadese, i cui dettagli sono stati pubblicati sulla rivista BMJ Open, è stato raggiunto da studiosi dell'I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, secondo i quali la pasta non solo non sarebbe la causa dell'obesità di alcuni soggetti, ma sarebbe in grado anche di ridurre l'indice di massa corporea. Recentemente a tessere le lodi della pasta vi è stata anche l'endocrinologa e nutrizionista Serena Missori, sottolineando che questo alimento aiuta a rilassarci e a dormire, favorisce il dimagrimento ed è un'ottima alleata del buon umore. Naturalmente sempre con porzioni adeguate al nostro fabbisogno e in un contesto di dieta equilibrata, come quella a basso indice glicemico.

[Credit: JESHOOTS]

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