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La pappa reale per curare il cancro: nel ‘latte’ delle api forse un segreto curativo

Ricercatori della prestigiosa Università di Yale stanno analizzando a fondo la struttura molecolare della pappa reale, il ‘latte’ delle api sfruttato dagli insetti per alimentare le larve e la regina. La principale proteina che la costituisce, infatti, potrebbe riuscire a modificare la segnalazione delle cellule cancerose e aprire le porte a terapie innovative contro i tumori.
A cura di Andrea Centini
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Nella pappa reale, un secrezione prodotta dalle api (Apis mellifera) per nutrire le larve neonate e la regina, potrebbe nascondersi uno dei segreti più promettenti per combattere il cancro. Ciò è dovuto al fatto che la proteina chiave di questa pregiata sostanza, generata dall'unione di miele, polline e saliva degli insetti, dovrebbe agire attraverso il recettore del fattore di crescita dell'epidermide o EGF, acronimo dell'inglese Epidermal growth factor. Esso rappresenta il principale bersaglio per le moderne terapie antitumorali, come sottolineato dal professor Daryl Klein, docente presso il Dipartimento di Farmacologia della prestigiosa Scuola di Medicina dell'Università di Yale, ed è proprio per questo che analizzando la pappa reale si spera di trovare nuove possibilità di cura.

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La pappa reale è nota per i suoi straordinari effetti di crescita sulle larve delle api, ed esperimenti condotti su altri animali come moscerini della frutta e vermi piatti hanno dimostrato un impatto sulla fisiologia, la longevità e le caratteristiche anatomiche. Proprio per questo motivo (oltre alle proprietà nutrizionali) è considerata un prodotto pregiato, e viene inserita negli integratori come prodotto contro l'invecchiamento e la protezione dal colesterolo. Per capire come poterla sfruttare anche contro il cancro sarebbe fondamentale conoscere la struttura molecolare della sua proteina principale, tuttavia non è ancora stato possibile.

Klein e colleghi hanno fatto studi sulla pappa reale commerciale acquistata dalla Cina, dove tuttavia a causa della notevole manipolazione cui è sottoposto il prodotto – come congelamento e scongelamento ripetuti – ne è stata influenzata la struttura originale. Non a caso, durante l'analisi gli scienziati sono riusciti a ottenere una risoluzione massima di 11 angstrom, dalla quale è impossibile trarre informazioni su come la proteina potrebbe riuscire a modificare la segnalazione delle cellule cancerose.

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Per questo gli studiosi si sono rivolti allo Yale West Campus, dove sono presenti alcuni alveari studiati da altri ricercatori. Dopo aver prelevato la pappa reale fresca e averla congelata immediatamente – si tratta di una secrezione delicatissima – la stanno sottoponendo ad analisi col potente West Campus Krios Cryo-Electron Microscope. Si tratta di un microscopio ad altissima risoluzione che dovrebbe permettere agli scienziati di svelare i segreti più intimi della proteina, e carpirne il potenziale nella lotta contro il cancro. Per i risultati potrebbe volerci diverso tempo, ma Klein e colleghi sono molto fiduciosi sulla nuova strada intrapresa.

[Credit: Yale University]

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