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La pandemia di Covid peggiora gli esiti delle gravidanze: aumenta la mortalità di mamme e bambini

Lo rivelano i risultati di una review di 40 studi pubblicata su The Lancet: “Crescita globale di circa un terzo del rischio di natimortalità e di morte materna ma probabilità di parto prematuro diminuita del 10% nei Paesi ad alto reddito”.
A cura di Valeria Aiello
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La pandemia di Covid-19 ha determinato un importante scostamento sugli esiti della gravidanza rispetto al passato. Lo indicano i dati di una review di 40 studi condotti in 17 Paesi i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Global Health. L’indagine ha rilevato un aumento globale dei tassi di mortalità materna e di natimortalità, cresciuti di circa un terzo rispetto al periodo pre-pandemico, con esiti peggiori nei Paesi a basso e medio reddito.

Aumenta la mortalità di mamme e bambini

In particolare, dall’analisi di 12 studi sull’incidenza della natimortalità, è emerso che il tasso di bambini nati morti è aumentato del 28% durante la pandemia, passando da un rapporto di 1.325 bambini nati morti su 198.993 gravidanze a 1.099 su 168.993 gravidanze. La revisione ha inoltre incluso due studi sull’impatto della pandemia sui tassi mortalità materna, entrambi condotti in Paesi a medio reddito (uno in India e l’altro in Messico), che congiuntamente hanno rilevato che il rischio di morte in gravidanza o durante il parto è aumentato di oltre un terzo rispetto al periodo pre-pandemico, con un tasso di mortalità materna passato da 698 decessi su 2.224.859 gravidanze a 530 su 1.237 gravidanze.

La revisione, d’altra parte, non ha rilevato differenze significative nei tassi globali di parto pretermine, anche se i dati degli studi condotti nei Paesi ad alto reddito hanno indicato una riduzione di quasi il 10% del rischio, suggerendo agli autori che il calo registrato possa essere stato determinato da una diminuzione dei parti prematuri spontanei piuttosto che di quelli che richiedono l’interruzione precoce del travaglio o il taglio cesareo e che, al contrario, potrebbero essere aumentati. Una proporzione che rifletterebbe un cambiamento nell’erogazione dell’assistenza sanitaria e nei comportamenti della popolazione, fornendo informazioni utili alla comprensione dei meccanismi alla base delle nascite pretermine. Gli studi condotti nei Paesi a medio e basso reddito, d’altra parte, non hanno evidenziato un cambiamento di probabilità di parto pretermine, il cui tasso è rimasto invariato.

Nel complesso, sebbene l’analisi non abbia analizzato l’impatto dell’infezione da coronavirus durante la gravidanza, lo studio ha fornito una prima valutazione globale degli effetti della pandemia sugli esiti della gravidanza e della sua influenza sui tassi di natimortalità e morte materna come risultato di una riduzione di screening e controlli medici, nonché della ridotta fornitura di servizi sanitari . “La pandemia di Covid-19 ha avuto un profondo impatto sui sistemi sanitari di tutto il mondo – ha affermato Asma Khalil, docente della St. George University di Londra e autrice principale della review – . Interruzione dei servizi, lockdown a livello nazionale e paura di frequentare le strutture sanitarie significano che gli effetti negativi di Covid-19 potrebbero avere conseguenze sulla salute che si estendono oltre i decessi e le malattie causate dal virus stesso.

“È chiaro dal nostro studio e da altri che questo ha portato a conseguenze evitabili nella mortalità sia di madri sia di bambini, specialmente nei Paesi a basso e medio reddito. Esortiamo pertanto i responsabili politici e i leader sanitari a dare priorità a un’assistenza alla maternità sicura, accessibile ed equa all’interno della risposta strategia alla pandemia e alle conseguenze, per ridurre gli esiti avversi della gravidanza in tutto il mondo”.

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