La nostra mente ha un lato oscuro che può renderci psicopatici: chi è più a rischio
I tratti oscuri della personalità umana come il sadismo, il narcisismo, l'egoismo e la psicopatia sono tutti strettamente connessi fra loro, tanto che chi presenta uno di essi ha maggiori probabilità di manifestare anche uno o più degli altri tratti malevoli. In parole semplici, sussiste un vero e proprio lato oscuro della personalità umana, che soggiace alla mancanza di empatia, di moralità e di tutte quelle caratteristiche che rendono malvagio l'essere umano, fino al provare piacere innanzi alla sofferenza altrui.
A dimostrare l'esistenza di questo “nucleo oscuro” un team di ricerca composto da tre studiosi danesi e tedeschi; il professor Ingo Zettler, docente di psicologia presso l'Università di Copenaghen, Benjamin E. Hilbig dell'Università di Coblenza-Landau e Morten Moshagen dell'Università di Ulm. I tre scienziati sono giunti a questa conclusione dopo aver condotto una serie di esperimenti con oltre 2.500 partecipanti, valutando i tratti oscuri della personalità umana sia con metodi statistici che attraverso analisi dei comportamenti in grado di far emergere un fil rouge tra un egoista, un bugiardo e un sadico.
Il denominatore comune dei tratti malvagi è stato chiamato da Mosaghen e colleghi “Fattore D” (Dark Factor of Personality), che rappresenta la tendenza generale a massimizzare l'utilità individuale a discapito di quella degli altri, trascurandone le sorti fino a provocare danni consapevolmente e con piacere. Il tutto giustificando le proprie azioni sulla base di credenze, utili a impedire che si sviluppino sensi di colpa o vergogna mentre ci si comporta con cattiveria e assenza di moralità. Può sembrare assurdo che vi sia un legame nella personalità di uno psicopatico, di un narcisista e di un egoista, eppure è proprio ciò che è emerso.
Il Fattore D è stato evidenziato in almeno nove tratti oscuri della nostra personalità. Per dimostrare la sua esistenza gli studiosi hanno verificato quanto i partecipanti erano in accordo con varie affermazioni (come ad esempio “so che sono speciale perché gli altri continuano a dirmelo” o “è difficile andare avanti senza smussare gli angoli qui e là”) e valutato tendenze comportamentali come aggressività, impulsività, egoismo e mancanza di etica. Analizzando statisticamente tutti i dati ottenuti è emersa la presenza di questo nucleo oscuro che sottende tutti i tratti malevoli. È proprio per esso che un bugiardo ha maggiori probabilità di essere sadico rispetto a qualcuno che non lo è.
Conoscere l'esistenza di questo fattore può portare a benefici sia nel campo della ricerca che nel valutare le possibilità che una persona possa impegnarsi nuovamente in attività dannose e criminali. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Psychological Review.
[Credit: ShiftGraphiX]