La NASA scopre tre “gemelli” di Nettuno grazie al cacciatore di pianeti TESS
Il telescopio spaziale della NASA “TESS” ha scoperto tre nuovi esopianeti nello spazio profondo. I corpi celesti hanno tutti una massa paragonabile a quella di Nettuno, uno dei due giganti ghiacciati del Sistema solare (l'altro è Urano). TESS, acronimo di Transiting Exoplanet Survey Satellite, è un formidabile cacciatore di pianeti extrasolari lanciato nell'aprile 2018 a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX. Ha l'arduo compito di sostituire il compianto Kepler, cui la NASA ha dato il suo addio alla fine di ottobre dello scorso anno.
Giganti lontani. Il primo dei tre nuovi esopianeti individuati dalla NASA è GJ 143 b. Il pianeta, che ha una massa doppia rispetto a quella di Nettuno, orbita attorno alla stella GJ 143; è più piccola del nostro Sole e si trova a 53 anni luce dalla Terra. Di colore arancio-giallognola, la stella appartiene alla classe K (nane arancioni), cui fanno parte anche le più famose Arcturus (Arturo) e Aldebaran. Il pianeta extrasolare scoperto da TESS orbita piuttosto vicino alla sua stella di riferimento e impiega soltanto 35 giorni per compiere un giro completo. In altri termini, un anno dura poco più di un mese sulla Terra. Gli altri due corpi celesti sono HD 23472 b e HD 23472 c, che la NASA ha definito “fratelli”. Orbitano attorno a un'altra stella di classe K – nota per la temperatura compresa tra i 3700 e i 5200 K – e si trovano a 127 anni luce dalla Terra. Hanno una massa paragonabile e quella di Nettuno e come per GJ 143 b il loro anno dura pochissimo: 18 giorni per il più vicino (b) e 30 giorni per c.
Missione ambiziosa. Si tratta soltanto degli ultimi esopianeti scoperti da TESS, che in base alle stime della NASA in appena due anni dovrebbe riuscire a intercettare ben 20mila nuovi pianeti extrasolari. Fra essi, 500 avranno una massa doppia a quella della Terra (super Terre), mentre 50 saranno come la nostra casa. I pianeti di questa tipologia, rocciosi e inseriti nella zona abitabile di una stella, cioè quella che permette acqua liquida sulla superficie, sono i più importanti da scoprire poiché potrebbero ospitare vita aliena. Inoltre, in un futuro lontano, potrebbero essere colonizzabili dalla nostra specie. La prima “preda” di TESS è stata proprio una super Terra, l'esopianeta Pi Mensae c sito a 60 anni luce da noi, mentre di recente ha scoperto un gigantesco corpo celeste con una massa 13 volte superiore a quella di Giove. HATS-70 b si trova a 4.200 anni luce dalla Terra. L'esistenza di tutti questi pianeti verrà confermata con altri metodi di rilevamento.