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La Luna di oggi “incontra” le Pleiadi: a che ora vedere la spettacolare congiunzione

Il nostro satellite è pronto a regalarci un nuovo spettacolare evento astronomico: l’appuntamento è nella notte tra il 28 e 29 agosto, quando potremo ammirare anche Urano che dopo mezzanotte sorge nella stessa porzione di cielo.
A cura di Valeria Aiello
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L'ammasso aperto delle Pleiadi / NASA
L'ammasso aperto delle Pleiadi / NASA

Il mese di agosto è pronto a regalarci un nuovo spettacolare evento astronomico. La Luna di stanotte, in transito nella costellazione del Toro, produce la congiunzione con l’ammasso stellare delle Pleiadi che risiede all’interno della costellazione stessa. L’affascinante configurazione celeste, seppur non così rara (l’incontro si era verificato anche all’inizio del mese) si replica nel cielo notturno tra il 28 e 29 agosto, quando potremo ammirare anche Urano, che dopo la mezzanotte sorge nella stessa porzione di cielo. Le Pleiadi, che sono l’ammasso stellare più brillante a circa 440 anni luce di distanza dalla Terra, potranno essere osservate (condizioni meteo permettendo) ad occhio nudo, in quanto altamente visibili e individuabili anche dai non esperti. Il loro aspetto ricorda vagamente la forma del Grande Carro anche se molto più piccola.

Quando vedere la congiunzione fra Luna e Pleiadi

L’appuntamento con la congiunzione è dopo la mezzanotte di stasera: l’orario di massima visibilità è atteso intorno alle 2:00 circa, con l’osservazione che sarà in parte favorita dalla fase calante della Luna. Lo spettacolo si potrà ammirare anche senza la necessità di particolari telescopi o binocoli, magari scegliendo un sito il più lontano possibile dall’inquinamento luminoso. Chi invece dispone di fotocamere con capacità di esposizione lunga, può tentare di immortalare il momento realizzando degli scatti ad effetto.

Le probabilità di riuscita dipendono dal posizionamento della macchina stessa (praticamente indispensabile un cavalletto) e da svariati fattori, come l’area di cielo inquadrata, la luminosità della Luna… e,  chiaramente, dalla lunghezza del tempo di esposizione, che può variante da un paio di secondi a qualche minuto, sulla base di diaframma e Iso. “La grande differenza di luminosità dei due soggetti (Luna e Pleiadi, ndr) mi ha obbligato a sovraesporre la Luna al fine di poter registrale le stelle più deboli ” ha racconto Enrico Perissinotto che in altre occasioni ha fotografato questa congiunzione.

Le Pleiadi, note anche come le Sette sorelle o la sigla M45, costituiscono un ammasso stellare aperto, di cui è possibile scorgere dalle sei alle dodici stelle in condizioni di cielo relativamente limpido. Le cinque principali formano una sorta di minuscolo mescolo, circondato da una leggera nebulosa di riflessione, apprezzabile negli scatti acquisiti con telescopi tendenzialmente non amatoriali. L’ammasso conta centinaia di stelle, di cui la maggior parte è troppo lontana o fredda per essere visibile a occhio nudo.

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