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La luce che spegne il dolore è ‘italiana’: un aiuto per chi soffre anche solo con una carezza

In Italia è stata ‘creata’ per la prima volta una luce che è in grado di spegnere il dolore e che agisce direttamente sulle cellule…
A cura di Zeina Ayache
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In Italia è stata ‘creata' per la prima volta una luce che è in grado di spegnere il dolore e che agisce direttamente sulle cellule nervose della pelle sensibili alle carezze e che si attivano in chi soffre di dolore cronico, una condizione che in Europa colpisce il 10% delle persone. Per ora i test sono stati effettuati sui topi, saranno necessari ulteriori test per capire se possa essere efficace anche sull'uomo.

Un luce che ‘spegne' il dolore. I ricercatori del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) a Monterotondo (Roma) sono riusciti a trattare le cellule nervose della pelle sensibili alle carezze con una sostanza chimica che, esposta ad una fonte luminosa, riesce a spegnere il dolore. In pratica gli scienziati hanno prima sintetizzato un complesso chimico sensibile alla luce infrarossa e lo hanno iniettato poi in un gruppo di topi: illuminado la pelle degli animali, i ricercatori hanno osservato che le cellule nervose si ritraevano dalla superficie della pelle portando così alla riduzione del dolore, con benefici per gli animali di tre settimane. “Le fibre sensoriali del dolore cronico – hanno spiegato gli autori – si trovano sulla pelle. Se esposte alla luce, si ritraggono dalla superficie, portando un sollievo duraturo”.

Brevetto in corso. “In condizioni patologiche – ha spiegato all'ANSA Linda Nocchi, una delle ricercatrici coinvolte nello studio – lo stimolo che normalmente è percepito come una carezza può provocare dolore. Anche indossare una maglietta per chi soffre di dolore cronico può rappresentare un problema. Il nostro studio ha dimostrato per la prima volta che le fibre nervose coinvolte nei due processi sono le stesse. Grazie a questa tecnica abbiamo, però, osservato che è possibile ‘tagliare i rami' a queste fibre nervose, che dopo l'esposizione alla luce ritirano le proprie antenne. In questo modo lo stimolo doloroso superficiale non viene percepito per un periodo di 3 settimane”.

Conclusioni. Come dicevano il dolore cronico colpisce il 10% degli europei e rappresenta dunque una condizione per la quale è necessario trovare un soluzione, che attualmente non c'è. Serviranno ulteriori test per capire se questa ‘luce' sia efficace anche su di noi.

Lo studio. La ricerca, intitolata ‘Control of mechanical pain hypersensitivity in mice through ligand-targeted photoablation of TrkB-positive sensory neurons', è stata pubblicata su Nature Communications.

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