La foto del gigantesco (e rarissimo) gufo reale: non si vedeva in natura da 150 anni
Un enorme, raro ed elusivo rapace notturno è stato avvistato in natura a 150 anni dall'ultimo avvistamento (confermato) nel suo ambiente. L'incontro è stato particolarmente emozionante, dato che è stato possibile catturare anche la prima fotografia in natura di questo meraviglioso animale, il gufo reale di Shelley (Bubo shelleyi). Il rapace, le cui dimensioni possono superare i 60 centimetri di lunghezza per oltre 1,2 chilogrammi di peso, è stato fotografato sabato 16 ottobre nel cuore della Atewa Range Forest Reserve, nel Sud-Est del Ghana. La specie è classificata come vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che stima fino a un massimo di settemila individui adulti distribuiti nell'Africa centrale e occidentale, in particolar modo nel cuore delle impenetrabili foreste pluviali.
A individuare il magnifico gufo reale di Shelley sono stati il dottor Joseph Tobias del Dipartimento di Scienze della vita dell'Imperial College di Londra e l'ecologo freelance dottor Robert Williams; è stato proprio quest'ultimo a ottenere lo scatto del possente uccello, che girandosi verso i due scienziati ha permesso un'ottima foto per l'identificazione. “Era così grande che all'inizio pensavamo fosse un'aquila”, ha dichiarato il dottor Tobias in un comunicato stampa dell'ateneo britannico. “Per fortuna si è appollaiato su un ramo basso e quando abbiamo sollevato il binocolo siamo rimasti a bocca spalancata. Non c'è nessun altro gufo così grande nelle foreste pluviali africane”, ha dichiarato l'esperto. Ma essere grandi non significa essere facili da vedere. Del resto anche il gufo reale (Bubo bubo) che vive in Italia è considerato uno dei più elusivi tra i grandi animali; basti pensare che questo uccello ha un'apertura alare che può superare i 2 metri e un peso di alcuni chilogrammi, eppure si incontra raramente.
Come indicato, l'avvistamento del gufo reale di Shelley in natura è considerato un evento del tutto eccezionale. Negli ultimi 150 ci sono stati pochissimi avvistamenti non confermati; l'unico scatto noto precedente a quello del dottor Williams ritrae un esemplare immortalato nel 1975 in uno zoo di Anversa. Nel 2005 ci fu un altro avvistamento potenziale in Congo, tuttavia l'immagine sgranata e in bassa risoluzione suggerisce che non si tratti della specie in questione. “Ci sono state segnalazioni occasionali negli ultimi decenni da parte di persone che credevano di aver sentito o visto brevemente il gufo reale di Shelley da alcune località diverse in tutta l'Africa occidentale e centrale, dalla Liberia all'Angola. La maggior parte di questi avvistamenti non è confermata e la specie è diventata un santo graal per gli amanti del birdwatching in Africa e oltre”, scrive l'Imperial College di Londra.
I due scienziati hanno visto il gufo soltanto per 10-15 secondi, ma fortunatamente ha lasciato loro il tempo di immortalarlo. Nello scatto sono visibili i suoi dettagli anatomici caratteristici: occhi neri e penetranti, becco giallo e naturalmente le maestose dimensioni. L'avvistamento è stato accolto con entusiasmo da appassionati e studiosi di ornitologia: “Questa è una scoperta sensazionale. Abbiamo cercato per anni questo misterioso uccello nelle pianure occidentali, quindi trovarlo qui nelle foreste sulle creste della regione orientale è una grande sorpresa”, ha dichiarato il dottor Nathaniel Annorbah, docente presso l'Università dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile del Ghana. Grazie alla (ri)scoperta di questo meraviglioso animale gli esperti si augurano che la foresta in cui è stato avvistato venga protetta e designata come parco nazionale; tra le principali minacce del gufo reale di Shelley vi è proprio la distruzione del suo habitat naturale. È stato proprio questo fattore antropico a determinare la scomparsa del meraviglioso picchio dal becco d'avorio (Campephilus principalis), recentemente dichiarato estinto dall'agenzia Fish and Wildlife Service (FWS) degli Stati Uniti.