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La curcuma contro il cancro: contiene una sostanza che inibisce le cellule del tumore

La curcuma, e in particolare una molecola in lei contenuta, la curcumina, sembra avere un’azione particolarmente potente nella inibizione delle cellule tumorali. Gli scienziati sperano, che questa scoperta, possa portare alla produzione di una nuova generazione di farmaci capaci di colpire tutte quei tumori che si sono rivelati resistenti alla chemioterapia.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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Una sostanza, presente dentro la curcuma, colpisce e inibisce le cellule del cancro, dando una speranza alla cura delle forme tumorali resistenti alla chemioterapia. Gli scienziati della University of California di San Diego School of Medicine, in collaborazione con ricercatori dell'Università di Pechino e Zhejiang, rivelano che la curcumina, un composto chimico naturale presente nella spezia indiana, interferisce con i processi biochimici delle cellule tumorali, impendendone le proliferazione.

La curcumina molecola speciale. Gli effetti medicinali della curcuma sono noti fin dai tempi antichi, sopratutto nella medicina Ayurveda indiana. Anche in occidente ci siamo quasi subito accorti delle numerose facoltà medicinali della curcuma e sopratutto della sua derivata curcumina, vantando quasi 11.500 pubblicazioni mediche dal primo studio mai effettuato nel 1748. I ricercatori oggi si sono concentrati nella capacità di questa molecola di interagire con l'enzima DYRK2, inibendolo e di fatto bloccando le funzioni delle cellule tumorali, danneggiandone la proliferazione. Ma prima di darsi agli integratori e alla cucina indiana i ricercatori avvertono: "In generale, la curcumina viene espulsa dal corpo abbastanza velocemente. Perché sia un farmaco efficace, deve essere modificata per entrare nel flusso sanguigno e rimanere nel corpo abbastanza a lungo da colpire le cellule tumorali e da sola potrebbe non essere sufficiente rallentare il cancro nei pazienti umani."

Foto curcumina
Foto curcumina

Foto della curcumina. Attraverso un esame detto cristallografia a raggi x è stata "fotografata" la complessa struttura della curcumina e il sito attivo con cui si lega all'enzima DYRK2, attuando un'inibizione molto forte nella sua funzione. Da anni si cercava un farmaco che interagisse con il proteoma (o con qualche suo attivatore come il DYRK2) delle cellule tumorali più resistenti, un particolare organello senza il quale la cellula smette di proliferare. Incredibilmente la natura ce ne aveva già fornito uno con la curcumina. "Il nostro obiettivo principale è quello di sviluppare un composto chimico che possa colpire DYRK2 in pazienti con tumori" dicono i ricercatori e aggiungono "I nostri risultati rivelano un ruolo inaspettato della curcumina nell'inibizione del  DYRK2 e forniscono una dimostrazione del fatto che la manipolazione farmacologica dei regolatori del proteasoma può offrire nuove opportunità per il trattamento del carcinoma mammario triplo negativo difficile da trattare e del mieloma multiplo(tumori farmaco resistenti)".

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