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La creatura “aliena” che nasconde una storia “umana”

La carcassa trovata in Sud Africa da un ranger non cela storie fantascientifiche, ma il racconto commovente di una specie molto vicina all’uomo.
A cura di Redazione Scienze
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Ovviamente le prime ipotesi non potevano che andare a cercare lontano, verso pianeti e sistemi stellari sconosciuti. Alla fine gli esperti hanno riportato alla Terra l'origine del povero corpo in foto. Dalla fantascienza si è passati così ad una commovente storia tipica del regno animale. Llewellyn Dixon, un ranger del Sud Africa, ha fotografato, dopo la segnalazione del figlio 17enne, una strana creatura, in stato di evidente decomposizione, presso la Nature's Valley, località turistica del sud vicina Plettenberg Bay. La dott.ssa Magdalena Braum della Clinica Veterinaria Crags, ha tagliato corto con tutte le ipotesi aliene, affermando che "Chiunque avrebbe potuto dire che si tratta di un cucciolo di babbuino". Probabilmente, secondo gli esperti, per molto tempo la madre deve aver trascinato con sé il figlio, il che spiegherebbe la forma assunta dalla carcassa. Accade spesso, osservano gli etologi, che tra i primati le madri non accettino la morte del figlio e portino con sé i piccoli corpi senza vita. Solo dopo diversi giorni – a volte tre o quattro settimane – le femmine adulte si convincono a lasciare i figli. La zoologa Dora Biro della University of Oxford ha raccontato che, del resto, "i neonati dei primati nascono completamente impotenti e attraversano un lento processo di maturazione durante il quale devono fare completo affidamento sulla madre. Per questo il trasporto dei cuccioli morti non è un fatto così sorprendente tra i primati".

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