La cipolla intrappola il virus dell’influenza: lo dice il barbiere
Quando l'influenza torna a colpire diffusamente, in Rete ci si impegna a trovare nuovi alimenti in grado di proteggerci ed è questo il caso delle superstizioni sulle doti anti-influenzali delle cipolle. Come è spesso avvenuto nella Storia rimedi naturali di uso comune, avendo dimostrato la loro efficacia, sono diventati i principi attivi dei farmaci odierni. La differenza tra medicina e superstizione sta proprio in questo: nell'aver dimostrato una certa efficacia. Ci sono tante ragioni più o meno verificate per cui possiamo vantare diverse proprietà benefiche delle cipolle. Quel che invece dobbiamo escludere è che siano in grado di sostituire i vaccini nella prevenzione dell'influenza.
Come nasce questa leggenda?
La tesi in base al quale la cipolla aiuterebbe a immunizzarci dai virus influenzali risale al 2009, durante lo scoppio dell'influenza suina, nota anche con la sigla “H1N1”. Tutto parte da una leggenda che riguarda l’influenza spagnola, la quale uccise numerosi pazienti agli inizi del Secolo scorso, come spiegano anche i colleghi di Snopes. Nel 1919 quando la spagnola uccise decine di milioni di persone, un medico non meglio identificato avrebbe visitato molti agricoltori americani, che nonostante il pericolo incombente e le scarse conoscenze in materia di prevenzione, apparivano godere di buona salute. Intervistati questi affermarono di aver messo una cipolla non sbucciata in piatti che poi venivano posizionati nelle varie stanze delle loro abitazioni.
Il dottore non poteva crederci e chiese se poteva avere una delle cipolle e la mise sotto il microscopio […] trovò il virus dell'influenza nella cipolla. Ovviamente aveva assorbito il virus.
Me lo ha detto il barbiere. Nel 2009 c’era ancora una certa ingenuità nel riportare in Rete notizie di scarsa attendibilità. Nel messaggio originale l’anonimo autore afferma di aver sentito questa storia dal barbiere. Questo mise delle cipolle nella sua bottega, ed effettivamente nessuno dei suoi dipendenti si ammalò. Insomma, perché vaccinarsi? basta tenere una cipolla in casa o sul luogo di lavoro.
Cosa c'è di vero nelle superstizioni sulla cipolla?
Le superstizioni sulle doti curative della cipolla sono molto radicate e antiche. I primi ad attribuirle funzioni mediche fuorno gli Egizi, per la precisione queste avrebbero avuto il compito di incrementare la fertilità. I nativi americani la usavano per curare tosse e raffreddore. C’è sempre un proverbiale “fondo di verità” in queste credenze: L’Oms riconosce agli estratti di cipolla capacità palliative; forniscono sollievo nel trattamento di tosse, raffreddore e asma.
Ciò che non può fare una cipolla, anche se venisse esposta all’aria e tagliata a metà, è attirare e intrappolare i virus. Anche quelli che possono trasmettersi per via aerea lo fanno collegandosi agli organismi che servono loro per moltiplicarsi, ragione per cui difficilmente una pianta si ammalerà mai di influenza suina. Come facilmente intuibile non esistono ad oggi studi scientifici che attestano proprietà di questo tipo nei vegetali, men che meno nelle cipolle.