Carne alla brace, all’esame la possibilità che accresca il rischio di Alzheimer
Gli studiosi della statunitense Icahn School of Medicine hanno pubblicato uno studio, intitolato “Oral glycotoxins are a modifiable cause of dementia and the metabolic syndrome in mice and humans” (La glicazione come causa di demenza e disturbi metabolici nel topo e nell'uomo), che vuole dimostrare come la carne alla brace possa essere un motore per lo sviluppo di malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer.
Già da tempo gli studiosi hanno scoperto i rischi della glicazione, ovvero di quel processo che porta gli alimenti cotti ad alte temperature a formare un composto chimico responsabile di alcune malattie, tra le quali l'Alzheimer. La polvere nera che si forma sulla vostra bistecca potrebbe infatti agevolare lo sviluppo di demenza e problemi motori. A dimostrazione di questa affermazione, gli studiosi hanno analizzato le differenze tra due gruppi di topi alimentati con diete sia ricche che povere di glicotossine: i primi risultavano più propensi allo sviluppo di modificazioni cognitive e metaboliche. Inoltre, nei topi che si nutrivano di cibo ricco di glicotossine incrementava anche la quantità di betamiloide, che è la stessa proteina che forma le placche amiloidi riscontrate nei soggetti malati di Alzheimer.
I risultati ottenuti da questo studio gettano le basi per approfondimenti maggiori, come spiega il ricercatore Michael Woodward: “Questi studi sono solo preliminari e servono più dati da raccogliere su larga scala per poter capire il modo migliore per cucinare il nostro cibo. Già altri studi hanno intanto dimostrato come la nostra alimentazione possa essere responsabile dello sviluppo di malattie come la demenza, il diabete o disturbi cardiovascolari”.
Sempre di più, come dimostra la scelta dell'OMS di dedicare la Giornata Mondiale della Salute 2015 alla sicurezza alimentare, diventa necessario essere consapevoli di ciò di cui ci nutriamo per mantenerci in un buono stato di salute.