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Mangeremo insetti? L’UE semplifica le regole per approvarli

In Europa si semplificano le regole utili all’approvazione dei nuovi prodotti alimentari, i cosiddetti novel food, tra i quali si segnalano gli insetti, i nanomateriali e i funghi.
A cura di Zeina Ayache
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Insetti
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Parlare di alimentazione in questi giorni non è semplice. L'annuncio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ricorda ancora una volta il potenziale cancerogeno della carne lavorata, ha preoccupato molti consumatori al punto da segnare un -20% di consumo della carne stessa. Per un alimento che viene “messo al bando” (anche se ricordiamo che nessuno, inclusa l'OMS, ha invitato i consumatori a non mangiare carne) ne arrivano altri “nuovi”, tra cui gli insetti. Dal Parlamento Europeo fanno sapere infatti che i deputati hanno “approvato la relazione per semplificare le procedure di autorizzazione con 359 voti a favore, 202 contrari e 127 astenuti” dei “nuovi prodotti alimentari”. Di cosa stiamo parlando?

Dal 1997, secondo il regolamento UE, esistono alcuni alimenti e ingredienti, denominati “nuovi prodotti alimentari” (novel food), poiché realizzati attraverso nuovi metodi di lavorazione o tecnologie innovative, che, prima di essere messi in commercio, devono ottenere l'autorizzazione, procedura questo piuttosto complessa.

Tra questi cibi e ingredienti si elencano:

  • alimenti con una struttura molecolare primaria modificata o nuova
  • alimenti che contengono, sono costituiti o prodotti a partire da micro-organismi, funghi o alghe
  • alimenti che contengono, sono costituiti o prodotti a partire dalle piante
  • alimenti che contengono, sono costituiti o ottenuti da colture cellulari o di tessuti
  • alimenti che contengono, isolati da, o prodotti da animali, inclusi gli insetti
  • vitamine, minerali e altre sostanze destinate ai complementari alimentari
  • alimenti che contengono nanomateriali di sintesi

Inoltre si ricorda che nel 2015 sono stati autorizzati:

  • prodotti lattieri trattati termicamente fermentati con Bacteroides xylanisolvens
  • olio raffinato di semi di Buglossoides arvensis
  • flavonoidi derivati dalla Glycyrrhiiza glabra (liquirizia)

Quanto votato oggi non implica a prescindere l'autorizzazione di un alimento, ma unicamente l'approvazione alla semplificazione delle procedure stesse di autorizzazione. La valutazione caso per caso in riferimento agli effetti sulla salute degli esseri umani è responsabilità dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Proprio quest'ultima, qualche settimana fa, in merito agli insetti ha dichiarato che: “quando gli insetti non trasformati vengono nutriti con sostanze per mangimi attualmente autorizzate, la potenziale insorgenza di pericoli microbiologici è prevedibilmente simile a quella associata ad altre fonti di proteine non trasformate. Quanto al trasferimento di contaminanti chimici da diversi tipi di substrato agli insetti stessi i dati disponibili sono limitati”.

Insomma, non si sta ancora parlando di insetti nei nostri piatti, ma non si esclude che possano entrare a far parte della nostra dieta. Si ricorda che, tra gli alimenti, si segnalano anche quelli provenienti da animali clonati, in attesa di una legislazione specifica sull'argomento stesso della clonazione, e che i deputati hanno richiesto nuove norme sulle restrizioni sulla sperimentazione animale.

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