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L’ormone dell’amore ci rende lucidi, anche se ubriachi

L’ossitocina “scherma” il nostro cervello e lo difende dall’aggressione dell’alcol. Attenzione però, perché quest’ormone non facilita l’espulsione dell’etanolo.
A cura di Redazione Scienze
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L'ubriachezza dell'amore rende "immuni" a quella dell'alcol. Questa, almeno, la conclusione che si potrebbe trarre leggendo la sintesi della ricerca condotta dagli studiosi dell'Università tedesca di Regensburg e dell’Università australiana di Sydney. Lo studio è stato pubblicato da "Proceedings of the National Academy of Sciences" ed evidenzia il sorprendente potere "difensivo" dell'ossitocina a nei confronto dell'alcol. L'ossitocina è quello che viene definito l' "ormone dell'amore", alludendo alla sua funzione nei rapporti sessuali e, in generale, in tutto ciò che concerne la sfera affettiva. Questo ormone, ad esempio, è responsabile del comportamento materno (le donne hanno in media il 30% di ossitocina in più rispetto all'uomo). I ricercatori hanno dunque iniettato questo ormone nel cervello di alcuni ratti a cui è stato poi somministrato dell'alcol. Confrontato il comportamento di  questi roditori con consimili in condizioni normali o semplicemente sotto effetto di alcolico, si è potuto osservare che il topo con quantità alterate di ossitocina, benché costretto ad assumere alcol, si comportava non già come quello "ubriaco", ma come quello sobrio.

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Michael Bowen, dell'Università di Sydney e coordinatore della ricerca, ha spiegato che l'ossitocina inibisce l'accesso dell'alcol a quelle aree del cervello che vengono intossicate dall'etanolo: "L'alcol altera la coordinazione inibendo l'attività delle regioni cerebrali che gestiscono il controllo motorio. L'ossitocina previene questo effetto al punto tale che, sulla base del loro comportamento, non possiamo dire quali, in realtà, siano ratti ubriachi". Tuttavia,precisano gli studiosi, l'ormone dell'amore non annulla l'alcol, poiché non ne facilita né accelera l'espulsione. Tuttavia, allo stesso tempo, è possibile escludere una controindicazione dell'ormone, poiché altri studi hanno verificato che a livelli crescenti di ossitocina si riduce il desiderio ed il consumo di alcol negli esseri umani. Non vi è dunque il pericolo che questo ormone, "schermando" il cervello dagli effetti negativi dell'alcol, ne accresca il desiderio.

Il prossimo passo sarà quello di testare gli effetti dell'ossitocina sull'essere umano sotto effetto di alcolici, poiché, afferma il dott. Bown, "abbiamo il sospetto che l'ossitocina possa rendere le capacità dialettiche e cognitive meno compromesse anche dopo consumi alti di alcol". Se le prossime verifiche dovessero confermare il potere dell'ormone dell'amore, è possibile che si arriverà a sviluppare un trattamento a base di ossitocina contro la dipendenza da alcol.

[Foto di Holger Langmaier]

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