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L’ormone che allunga la vita

I segreti della proteina Fgf21 sono stati svelati da uno studio dei ricercatori di Yale.
A cura di Nadia Vitali
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Linfociti T
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C'è un ormone che allunga la vita nei topi del 40%: è prodotto dalle cellule specializzate nella ghiandola chiamata timo e le sue caratteristiche sono state studiate dai ricercatori della Yale School of Medicine. Gli studiosi hanno scoperto che un incremento nei livelli di questo ormone, il cui nome è FGF21, può svolgere una potente funzione di protezione contro l'indebolimento delle difese immunitarie conseguente all'invecchiamento. I risultati del lavoro sono stati pubblicati da Proceedings of the National Academy of Sciences e sono già guardati con interesse per le loro future applicazioni nel campo medico.

Una fonte di linfociti T

Quando funziona normalmente, il timo ha un'importanza fondamentale per la produzione e lo sviluppo dei linfociti T e, di conseguenza, per il sistema immunitario: l'età porta questa ghiandola ad accumulare grasso e a perdere la sua abilità di produzione di nuovi linfociti T. La perdita di tali cellule determina un aumento del rischio di infezioni e un anche di alcune forme tumorali in età senile.

Topolini longevi

Il lavoro guidato da Vishwa Deep Dixit si è concentrato su alcuni topolini transgenici che presentavano elevati livelli di FGF21 nel sistema immunitario: è stato così osservato come questo ormone proteggesse dalla degenerazione legata all'età della funzionalità del timo; una deficienza di FGF21, invece, portava ad una decisa accelerazione del processo di invecchiamento nei topi più anziani.

Futuri studi e applicazioni

La proteina è prodotta anche dal fegato ma, spiegano i ricercatori, in livelli inferiori rispetto a quelli delle cellule del timo e, per questo, essa agisce sulla produzione dei linfociti T.

«Elevare i livelli di FGF21 nei pazienti più anziani o nei malati oncologici che hanno subito il trapianto di midollo osseo potrebbe essere una strategia addizionale per incrementare la produzione di linfociti T e, quindi, rinforzare le funzioni del sistema immunitario» ha spiegato il professor Dixit, aggiungendo che viene prodotta dal fegato come un ormone endocrino; i suoi livelli, infatti, aumentano in risposta alla mancanza di calorie, consentendo così di bruciare le calorie di riserva quando il glucosio è basso.

FGF21 è un ormone metabolico che, quindi, incrementa la sensibilità all'insulina e induce perdita di peso: per questa ragione è stato studiato anche per i suoi effetti terapeutici per condizioni come l'obesità e il diabete di tipo 2. Adesso però saranno necessari ulteriori studi per comprendere come FDF21 protegga il timo dall'invecchiamento e se elevarne farmacologicamente le quantità nel sangue possa portare effettivamente all'allungamento della vita, facendo calare l'incidenza delle malattie correlate all'invecchiamento.

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