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L’innalzamento dei mari farà scomparire New York

Le attuali risorse di combustibili fossili, se bruciate, sono sufficienti per distruggere l’intera calotta polare antartica, provocare un innalzamento dei mari di circa 60 metri e cancellare intere città.
A cura di Zeina Ayache
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Riscaldamento globale e innalzamento dei mari
Riscaldamento globale e innalzamento dei mari

Non si ferma la conta dei danni provocati dall'uomo e dall'inquinamento di cui è responsabile. Il riscaldamento globale non sta solo uccidendo alcune fra le specie animali più amate, ma si prepara a sommergere le città più importanti costruite lungo le coste. Secondo un recente studio, intitolato “Combustion of available fossil fuel resources sufficient to eliminate the Antarctic Ice Sheet” e pubblicato su Science Advances, le attuali risorse di combustibili fossili, se bruciate, basterebbero per eliminare del tutto la calotta polare antartica provocando un innalzamento del livello dei mari pari a 50/60 metri, sufficienti per cancellare città come New York e Washington DC, che verrebbero completamente sommerse.

È vero che non stiamo parlando di un futuro prossimo, visto che si prevede un innalzamento di 30 metri entro la fine di questo millennio e il raggiungimento dei 60 metri tra altre centinaia di anni, ma dobbiamo considerare i danni che si verificheranno giorno per giorno, anno per anno, già a partire da oggi: uno fra tutti la scomparsa dell'orso polare.

Gli studiosi hanno utilizzato un modello per studiare l'evoluzione della calotta polare nei prossimo 10.000 anni, considerando che il carbonio persiste nell'atmosfera anche millenni dopo il suo rilascio, e hanno scoperto che la calotta antartica occidentale dovrà essere considerata instabile se le emissioni rimarranno al livello attuale anche nei prossimi 60/80 anni.

“La calotta antartica occidentale – spiega Anders Levermann, co-autore dello studio – potrebbe aver toccato un punto di non ritorno a causa dell'attività dell'uomo, ma se vogliamo permettere alle generazioni future di conoscere città come Tokyo, Hong Kong, Shanghai, Calcutta, Amburgo e New York, dobbiamo far di tutto per evitare lo stesso destino a quella orientale”.

Per riuscirci, le nazioni devono impegnarsi per ridurre le emissioni e non superare di 2 gradi Celsius l'innalzamento delle temperature. Per un piano globale ci rimettiamo alle decisioni che verrano prese a Parigi in occasione del COP21.

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