L’aspirina contro il cancro al colon e al pancreas: ecco come rallenta la malattia
Le proprietà dell'aspirina sembrano essere praticamente infinite. Alla lunga lista di benefici, adesso si aggiunge la capacità di rallentare la diffusione del cancro al pancreas e al colon. I risultati dello studio intitolato "Aspirin therapy reduces the ability of platelets to promote colon and pancreatic cancer cell proliferation: implications for the oncoprotein c-MYC" sono stati pubblicati sull'American Journal of Physiology dai ricercatori della Oregon Health and Science University and Oregon State University.
Partiamo con il dire che le piastrine sono cellule del sangue che vengono coinvolte durante il processo di coagulazione e che promuovono la crescita delle cellule cancerose rilasciando fattori di crescita e incrementando la risposta ad alcune proteine che regolano lo sviluppo delle cellule del tumore (oncoproteine).
I ricercatori hanno testato sui pazienti basse dosi di aspirina, un farmaco anti-piastrine (anticoagulante), e hanno evidenziato una riduzione del rischio di sviluppare alcune tipologie di tumori a livello gastrointestinale, ma ancora non è chiaro come questo sia possibile. "Lo studio attuale è stato sviluppato per determinare l'effetto dell'inibizione dell'attivazione delle piastrine e della loro funzione attraverso l'aspirina in relazione alla proliferazione delle cellule del cancro al colon e al pancreas", spiegano gli scienziati.
Le piastrine analizzate sono state modificate per la coagulazione di tre gruppi di cellule tumorali: del tumore metastatico del colon, del tumore nonmetastatico del colon e del tumore nonmetastatico del pancreas. Dai dati raccolti è emerso che le piastrine non riuscivano a stimolare la crescita e la replicazione delle ultime due categorie, mentre quelle del tumore metastatico del colon continuavano a moltiplicarsi.
Lo studio è fondamentale perché, grazie ai risultati ottenuti, i ricercatori potrebbero comprendere come sfruttare l'aspirina per contrastare il cancro. Per adesso però non ci resta che aspettare.