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L’ameba mangia-cervello ha invaso il sistema idrico della Lousiana

Questo organismo entra negli organismi attraverso il naso. Da qui giunge al cervello, dove si nutre del tessuto cerebrale fino a condurre alla morte il suo ospite.
A cura di Redazione Scienze
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L'ameba mangia-cervello è un organismo microscopico reso noto di recente da due fatti di cronaca riguardanti due bambini, uno dei quali – il 12enne Zachary Reyna – è morto a causa della conseguente meningoencefalite amebica. La Naegleria fowleri, questo il nome dell'organismo unicellulare, sarebbe oggi presente nel sistema idrico pubblico della Louisiana. La notizia è stata diffusa da Usa Today, che riferisce che cinque test effettuati in diverse zone dello stato federato hanno dato conferma della presenza dell'ameba.

Al momento non si registrano casi di infezione. Le autorità sono intervenute repentinamente per debellare l'organismo, disponendo l'aggiunta di cloro nel sistema idrico per 60 giorni. Del resto se la Naegleria fowleri entra nell'organismo il soggetto infetto rischia la morte. L'ameba, infatti, entra nell'organismo attraverso il naso, dal cui condotto raggiunge il cervello, nutrendosi del tessuto cerebrale. La malattia così contratta è la meningoencefalite amebica primaria, che porta a febbre, cecità, cefalea, allucinazioni, coma e spesso anche alla morte.

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