L'altruismo tra gli scimpanzé
L'aiuto che siamo in grado di offrire agli altri così come la certezza di poter contare, a nostra volta, sul sostegno dei nostri simili: da tempo, ormai, esperti e studiosi concordano sull'importanza dell'altruismo all'interno della nostra specie come mezzo che ha immensamente favorito lo sviluppo e l'evoluzione. Creando una rete solida rete di rapporti all'interno di gruppi, dai più piccoli a quelli via via più grandi, l'uomo è stato in grado di costruire una immensa società che ha nella cooperazione il suo fondamento principale. In virtù di questo, gli uomini hanno imparato a definire l'altruismo come una caratteristica esclusiva del proprio genere, che segna la differenza più forte tra noi e le altre creature: sbagliando, evidentemente, come potrebbero testimoniare tutti coloro i quali hanno potuto studiare o semplicemente osservare il comportamento animale, verificando come moltissimi esseri viventi, dal topolino all'elefante, conoscano perfettamente la maniera per avere rapporti sociali basati sulla disinteressata generosità.
L'altruismo tra i primati non umani – Tra questi ci sono sicuramente moltissimi primati non umani che si contraddistinguono non solo per l'intelligenza che li caratterizza ma anche per la capacità dimostrata di aiutare i proprio compagni senza che questo implichi dei benefici e dei vantaggi diretti ed immediati: il cebo dei cornetti, il tamarino edipo, lo scimpanzé bonobo e lo scimpanzé comune. Proprio in merito agli scimpanzé, recenti osservazioni hanno confermato ulteriormente come queste scimmie antropomorfe siano perfettamente in grado di porsi degli obiettivi flessibili nell'aiutare il prossimo, poiché è loro priorità tener conto delle esigenze altrui. Due ricercatori Primate Research Institute dell'Università di Kyoto ed una della School of Anthropology and Conservation dell'Università di Kent hanno sottoposto alcuni scimpanzé ad un interessante esperimento, pubblicando i risultati del proprio studio sulla rivista PNAS.
Comprendere le necessità dell'altro – Agli scimpanzé è stato chiesto di selezionare un oggetto appropriato, scelto da un insieme di sette utensili, che potesse aiutare il proprio compagno nello svolgere un compito; ogni volta le scimmie hanno preferito lo strumento maggiormente adeguato, dimostrando perfettamente di essere in grado di capire quali erano i bisogni del proprio conspecifico. Il gioco funzionava solo quando lo scimpanzé poteva vedere l'amico che voleva aiutare; qualora non potesse valutare visivamente la situazione del proprio partner, continuava a cercare di rendersi utile senza, tuttavia, riuscirci. Testimonianza che questi primati non umani hanno tutte le capacità cognitive per essere altruisti nei confronti del proprio prossimo, quando viene loro offerta la possibilità di comprendere i dettagli della situazione circostante; proprio per questa ragione, dunque, qualora non ricevano una esplicita richiesta e non capiscano che c'è una necessità, è assai difficile che offrano spontaneamente il proprio aiuto. Ma quando ne hanno l'occasione, evidentemente, non esitano.