L’alcol influenza il nostro cervello rendendoci socievoli o aggressivi
Il professor Ian Mitchell della University of Birmingham fa sapere che l'alcol ha effetti diversi a seconda delle caratteristiche del cervello di chi lo assume. Quando noi beviamo, l'alcol lega con uno specifico recettore, chiamato Recettore del GAGA (Acido γ-amminobutirrico), un neurotrasmettitore inibitore del nostro sistema nervoso centrale, che viene influenzato più o meno a seconda della quantità di drink che beviamo e della localizzazione di questi recettori nel nostro cervello.
In un primo momento, l'alcol agisce sui GABA aumentando i livelli di dopamina, che ci fa quindi sentire euforici, e compromettendo invece i circuiti cerebrali che ci fanno sentire in ansia, addirittura, dosi massicce di alcol inibiscono il controllo della paura e compromettono la capacità di calcolare i rischi di determinate azioni, ecco perché alcuni diventano spericolati. Altri invece diventano particolarmente socievoli, affettuosi e generosi.
Non per tutti è così. Alcuni bevitori, una volta ubriachi, tendono infatti a diventare aggressivi, anche se alcuni studi avrebbero dimostrato che questa componente caratteriale viene messa in risalto dall'alcol solo nei soggetti che, anche da sobri, hanno tendenze ad essere ‘rissosi'. Inoltre, grosse quantità di superalcolici possono compromettere le connessioni neuronali proprio come accade nei pazienti affetti da demenza. Un altro aspetto interessante riguarda la percezione che abbiamo delle espressioni facciali dei nostri interlocutori e di come viene modificata in seguito all'assunzione di alcol. Il professor Mitchell spiega infatti che “quando beviamo facciamo fatica ad identificare espressioni di tristezza e rabbia, finendo così per commettere errori sociali imbarazzanti”.
Per quanto gli effetti dell'alcol siano reversibili una volta passata la sbronza, la continua assunzione di queste sostanze può danneggiare irreversibilmente la memoria e portare a problemi psichiatrici come depressione, psicosi, ansia e suicidio.