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La depressione in Italia è il disturbo mentale più diffuso: 2,8 milioni di persone colpite

L’Istat ha rilasciato il rapporto annuale sulla salute mentale nel nostro paese. Se rispetto alla media europea molti valori sembrano confortanti, emerge la particolare fragilità degli anziani italiani, spesso vittime di depressione, demenza senile e con un tasso di suicidi molto superiore alla media nazionale.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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In Italia 2,8 milioni di persone soffrono di depressione che rappresenta il disturbo mentale più diffuso nel Paese. A confermarlo è l'ultimo rapporto Istat sulla salute mentale degli italiani che ne descrive la situazione per fasce di età, occupazione e disturbi. La malattia mentale, al pari delle altre patologie, incide gravosamente nella vita delle persone, portando non solo un danno sociale altissimo alle famiglie, ma anche economico allo stato. I numeri rilasciati dall'Istat disegnano gli anziani e i disoccupati come le categorie più esposte. Conoscere la diffusione dei dati può aiutare le istituzioni preposte e i legislatori a mettere in campo programmi mirati e specifici, per aiutare chi soffre di disturbi mentali.

  • La depressione è in larga parte il disturbo più diffuso nel bel paese, soprattutto nelle persone anziane. Si calcola che 2,8 milioni (circa il 5,4% della popolazione) ne soffra e questo valore più che raddoppia negli anziani over 65, sfondando 11%. Fra le categorie più a rischio troviamo anche le donne e i disoccupati. Sembra particolarmente rilevante quest'ultima condizione poiché le giornate lavorative perse dalle persone che presentano sintomi di questo disturbo si triplicano rispetto alle altre categorie. L'Italia rimane comunque uno dei paesi meno "tristi" d'Europa con una media di 1,7% contro il 5,2 dei 28 paesi aderenti all'unione
  • Droga. Calano i morti causati dall'assunzione di sostanze stupefacenti, nonostante ci sia un aumento generale dei consumi. La cannabis rimane di gran lunga la sostanza psicoattiva più utilizzata in Italia fra le fasce di età dai 15 ai 44 anni
  • Disabilità mentale. Due terzi degli alunni con disabilità che hanno frequentano le scuole italiane nell'anno scolastico 2016/2017 hanno un deficit di tipo intellettivo e circa il 40% di questi presenta un altro tipo di disabilità
  • Alzheimer. Diventa sempre più rilevante, anche a causa dell'invecchiamento della popolazione, l'impatto della malattia di Alzheimer e della demenza senile. Quasi il 5% della popolazione anziana ne presenta i sintomi con una punta del 14% nelle donne ultra-ottantenni. Più di cinquantamila anziani l'anno muoiono per queste malattie
  • Suicidi. Il tasso di suicidi in Italia rimane molto basso rispetto alla media europea con 6 decessi su 100.000, ma anche in questo caso gli anziani sono la categoria più fragile, probabilmente anche in relazione ai dati prima citati con 10 morti su 100.000. Gli uomini sono molto più soggetti delle donne a togliersi la vita e anche la classe economica e l'istruzione sembrano avere un'incidenza significativa, rendendo più esposto chi ha avuto un ciclo di studi più breve
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