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Inquinamento atmosferico già ai tempi dei Romani: la scoperta nel Monte Bianco

Gli scienziati sono riusciti a comprendere i livelli di inquinamento atmosferico ai tempi dei Romani analizzando il carbonio-14 nei ghiacciai del Monte Bianco. I dati raccolti corrispondono con le attività degli uomini del passato legate all’utilizzo del piombo. Vediamo insieme quanto inquinamento hanno prodotto i Romani e quali siano state le cause.
A cura di Zeina Ayache
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Le misurazioni di piombo e antimonio nel ghiacciaio del Col du Dôme del Monte Bianco documentano l'inquinamento da metalli pesanti nell'Europa occidentale, associato alle emissioni delle operazioni minerarie e di fusione durante il tempo dei Romani. Insomma, già 2300 anni fa, il nostro Pianeta era minacciato dall’inquinamento atmosferico, vediamo insieme com’è possibile.

Un ghiacciaio rivelatore. Analizzando gli strati più profondi di ghiaccio del Col du Dôme del Monte Bianco nelle Alpi francesi, alla ricerca di carbonio-14, gli scienziati sono riusciti a comprendere quali fossero le condizioni atmosferiche ai tempi dell’antica Roma. Lo studio ha permesso di rivelare la presenza di un significativo inquinamento atmosferico da metalli pesanti. Le cause? La presenza di piombo e antimonio (rilevata per la prima volta in un antico ghiacciaio alpino) è legata all'attività mineraria e alla produzione di piombo e argento degli antichi romani: stiamo parlando dunque di un’epoca di gran lunga precedente all'età industriale.

Inquinamento atmosferico antico. Anche se meno datato rispetto a quello rilevato in Groenlandia, il record alpino ripercorre i principali periodi di prosperità nell'antichità romana. Si evidenziano infatti due picchi molto distinti collegati alle emissioni di piombo: stiamo parlando della Repubblica Roma, visto che qui siamo tra il 350 e il 100 a.C., e l’Impero Romano, visto che le rilevazioni sono datate tra lo 0 e il 200 d.C..

Le cause dell’inquinamento atmosferico. Sappiamo che i romani estrassero il piombo contenente argento per produrre strumenti idraulici e monete. Quando all’’argento, veniva estratto dal piombo riscaldando il minerale ad una temperatura di 1200 °C, tutto ciò però rilasciando notevoli quantità di piombo nell'atmosfera. Questo è il primo studio sull'inquinamento dell'era antica che utilizza il ghiaccio alpino e che fornisce una migliore comprensione dell'impatto di queste antiche emissioni sull'ambiente attuale in Europa, nonché permette di fare un confronto con l'inquinamento più recente legato all'uso del piombo nella benzina tra il 1950 e il 1985.

Lo studio, intitolato “Lead and Antimony in Basal Ice From Col du Dome (French Alps) Dated With Radiocarbon: A Record of Pollution During Antiquity”, è stato pubblicato su Geophysical Research Letters.

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