Incendi catastrofici in California, in fiamme 400mila ettari: le drammatiche immagini dallo spazio
Negli ultimi giorni la California è stata investita da centinaia di incendi, molti dei quali altamente distruttivi. Dietro questo disastro, che ha divorato oltre 400mila ettari di terreno, c'è una letale combinazione di temperature elevatissime, raffiche di vento e insolite tempeste di fulmini, temporali “secchi” con centinaia di saette che hanno appiccato roghi nella parte centrale e settentrionale del più popoloso tra gli stati americani.
Il fumo scaturito dagli incendi si è esteso a tal punto da essere ben visibile anche dallo spazio, come dimostrano le immagini pubblicate dall'astronauta della NASA Christopher John Cassidy, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per la sua terza missione “fra le stelle”, la Expedition 63. Nel suo post su Twitter, nel quale ha condiviso tre scatti drammatici, Cassidy ha scritto: “Grazie a tutti i vigili del fuoco e alle squadre di emergenza che lavorano 24 ore su 24 cercando di contenere questi incendi. Pensieri e preghiere per tutte le persone nelle aree colpite”.
Al momento sono impegnati oltre 2.600 vigili del fuoco per provare ad arginare le fiamme dei due incendi più estesi, ma in totale sono più di 14mila i pompieri in prima linea. Enorme anche il dispiegamento di mezzi, che comprendono quasi 2.500 autopompe (diverse decine delle quali inviate da altri stati americani) e ben 200 velivoli, tra Canadair ed elicotteri che continuano incessantemente a gettare un “mare” di acqua sul fuoco e altri impiegati per il trasporto rapido di scorte e uomini. Richiamati anche centinaia di uomini della Guardia Nazionale per far fronte all'emergenza.
La stagione degli incendi in California, caratterizzata da preziosi e variegati ecosistemi, solitamente si concentra fra agosto e novembre, ma nessuno si aspettava di dover combattere con centinaia di roghi tutti assieme, che hanno costretto decine di migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. Solo il 21 agosto l'organizzazione CAL FIRE ne ha conteggiati più di 350, aumentati a oltre 600 nell'arco della settimana. Moltissime le abitazioni distrutte, in alcune delle quali sono stati purtroppo anche rinvenuti dei corpi, di cui tre in una casa di Napa. Colpite anche diverse riserve naturali: tra le più danneggiate il Big Basin Redwoods State Park, dove sono ospitate numerose sequoie giganti secolari. Preoccupano le distese di vigneti di Napa e Sonoma, fortemente minacciate dalle fiamme.
Il National Weather Service ha sottolineato che ulteriori temporali secchi potrebbero innescare altri roghi, e a causa dei venti irregolari anch'essi potrebbero avere un comportamento estremo e imprevedibile. A esacerbare la situazione l'ondata di caldo che ha investito la regione, che favorisce la propagazione delle fiamme foraggiandola con sterpaglie e altra vegetazione secca. Secondo diversi esperti la situazione è legata ai cambiamenti climatici, dei quali del resto è ben nota la capacità di catalizzare eventi estremi.
Ad acuire le difficoltà anche la pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 attualmente in corso, che spinge molte persone a rifiutare di abbandonare le proprie case per recarsi nei centri di accoglienza predisposti. In molti si sono riversati sulla costa del Pacifico a bordo di roulotte e altri veicoli, mentre si stanno invitando i turisti a lasciare le strutture ricettive, proprio per ospitare il gran numero di sfollati.