In Australia stanno per uccidere due milioni di gatti: ecco perché
Il gatto domestico in Australia sta per vivere giorni molto duri. Sembrerebbe infatti che il governo australiano abbia deciso di uccidere ben due milioni di gatti, il motivo? I felini sarebbero troppi e troppo pericolosi per le specie animali che abitano l'Isola. Come spiegano i ricercatori della University of Queensland attraverso lo studio intitolato “Enumerating a continental-scale threat: How many feral cats are in Australia?” e pubblicato su Biological Conservation, i gatti ricoprono circa il 99.8% di tutta l'Australia, dato che scende all'80% per quando riguarda le isole minori.
Insomma, ci sono gatti ovunque. Ma perché l'Australia non li vuole? Non si tratta di questioni di preferenze, ma di sopravvivenza. L'Australia è infatti un ecosistema all'interno del quale vivono specie autoctone che mai nella loro storia hanno avuto a che fare con i gatti che risultano quindi predatori pericolosi. I calcoli effettuati negli anni passati hanno dimostrato che i gatti, da quando hanno raggiunto il continente, hanno portato all'estinzione ben 20 diverse specie di mammiferi e non sembravo avere intenzione di fermarsi. L'Australia, spiegano i ricercatori, è l'unico continente sulla Terra in cui gli animali si sono evoluti senza gatto e non sanno come difendersi da lui, per questo è necessario un intervento dell'essere umano per ristabilire l'equilibrio.
Il gatto domestico è infatti stato importato in Australia circa 200 anni fa e qui ha trovato la sua “terra promessa”. Nel tentativo di arginare l'invasione di questo animale, il governo ha dato il via libera ad un piano di sterminio che dovrebbe portare all'uccisione di due milioni di gatti nei prossimi 5 anni.
Ma quanti sono i gatti in Australia? I ricercatori hanno stimato una popolazione che varia da 2,1 milioni durante la stagione più secca e 6,3 milioni quando le piogge sono abbondanti.
[Foto copertina di Sbringser]