Il virale dell’orso che insegue una sciatrice: 10 ragioni per ritenerlo un fake
Una turista nelle montagne innevate del Giappone si filma con la GoPro mentre scia con lo snowboard. Dietro di lei appare un orso che comincia a inseguirla. Lei non può accorgersene perché ha la musica nelle cuffie a tutto volume. Poco dopo si ferma, eppure l'animale non la assale. Non sono poche le incongruenze che i debunker di tutto il mondo hanno fatto notare riguardo il filmato ed il modo in cui è stato diffuso.
01. Un canale apparso dal nulla. L’utente Kelly Murphy carica nel suo canale YouTube tre video della misteriosa sciatrice. I primi due non hanno alcuna rilevanza. A distanza di cinque giorni appare quello dell’orso. Il che è abbastanza sospetto, specialmente agli occhi di chi si occupa di web-marketing.
02. Il copyright. Il debunker Ozzy Man che ha pubblicato una analisi critica in merito al modo in cui il video si è diffuso, carica apposta il filmato in un altro canale attendendo di ricevere la notifica per violazione del copyright, cosa che accade puntualmente permettendogli di ottenere i dati del detentore dei diritti: si tratta di una società di produzione televisiva, la Antenna Tv group.
03. L'orsetto Kelly. Il debunker ufologico Scott Brando con cui abbiamo realizzato una analisi fotografica del filmato, si è accorto che inserendo su Google “Kelly Murphy” come parola chiave si viene reindirizzati al sito Kelly bear. Ci sembra una coincidenza interessante.
04. Quando l'orso scompare dal filmato. Tra i commenti al thread di Brando intervengono due esperti, rispettivamente di fotografia digitale e videomaking: il debunker Paolo Bertotti ed Enrico Scaldaferri i quali esprimono non poco scetticismo riguardo il punto in cui l’orso scompare provvidenzialmente dall’inquadratura.
Secondo me la prova del fake sta nel fatto che l'orso sparisce in un posto e ricompare in tutt'altro punto della discesa come se avesse fatto tutto un giro per andarsi a piazzare lì o se avesse il teletrasporto. (Scaldaferri)
05. Esiste un precedente analogo. Tanto Brando quanto Bertotti notano delle possibili analogie con l’orso apparso in un fake conclamato risalente ad un paio di anni fa. Riguarda un ciclista inseguito da un Grizzly in mezzo al bosco. Anche se si trattasse di due trucchi diversi – per quanto somiglianti in maniera imbarazzante – ci dice tanto riguardo l’estrema fruibilità della CGI ai nostri giorni. Il sospetto che sia stato usato un particolare visual effect (integrabile in particolari programmi di video-editing) è molto forte.
06. Due frame sospetti. Tra i frame 0943 e 1253 passano ben tredici secondi; l’orso offre comunque lo stesso identico profilo, nonostante l’angolatura della ripresa cambi. Il che è abbastanza improbabile.
07. Nel fotogramma che linkiamo qui l’orso è troppo a fuoco. E’ totalmente assente anche la tipica sfocatura da movimento, il cosiddetto motion blur. Queste mancanze sono molto atipiche.
08. Nell’analisi del Guardian si fa notare un misterioso taglio che ci ricorda gli artefatti dei videogiochi.
09. Anomalie audio. Curioso che tanto il verso dell’orso quanto la voce della donna non sono minimamente disturbati dal rumore ambientale. Tutto questo con una banale GoPro.
10. Anche il debunker Brian Koerber di Mashable nota delle incongruenze che lo portano a protendere per il fake. Oltre alle analisi del filmato Koerber fa notare un particolare che ci rimanda al quinto punto; qualcosa non va nell’animale:
Tuttavia, Murphy, che secondo 9 News in Australia, è una studentessa di 19 anni, di Sydney, non si lascia andare nella sua storia. Lei sostiene che non ha notato l'orso fino a quando non ha cercato più tardi attraverso il suo repertorio. Secondo un gruppo di turistico locale, l'orso nero asiatico è comune nella zona, ed è stato già aggressivo verso gli esseri umani, ma l'orso nella clip sembra più un grizzly.
Abbiamo riportato gli indizi più salienti, ma i particolari che fanno storcere il naso sono parecchi di più, rimandiamo alla lettura delle fonti linkate per maggiori approfondimenti.