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Il segreto della morbida carne di coniglio? Vivere in gabbia 80 giorni e morire tra urla di terrore

Animal Equality ci accompagna all’interno di un macello di conigli mostrandoci cosa succede agli animali da cui ricaviamo la morbida carne che tanto apprezziamo.
A cura di Zeina Ayache
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Conigli accatastati tutta la vita all'interno di gabbie dentro cui non riescono a muoversi e destinati a finire in macelli in cui non ci si preoccupa dell'efficacia dello stordimento obbligatorio per legge: appesi a testa in giù, ancora coscienti, vengono sgozzati e lasciati morire prima di essere scuoiati. Animal Equality ci accompagna ancora una volta attraverso un viaggio della consapevolezza che ci apre gli occhi (che spesso vogliamo tenere chiusi) sulla realtà degli allevamenti e dei macelli: questa volta è il turno dei conigli.

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Animali da compagnia che ci mangiamo. I conigli sono considerati animali domestici d'affezione, i roditori in casa nostra sono 1,8 milioni, il che significa che sono al pari dei cani e dei gatti che praticamente nessuno di noi si mangerebbe: basti pensare alle forti critiche che noi italiani riversiamo sui cinesi (ad esempio) che invece si mangiano Fido. Eppure l'Italia è il primo produttore europeo di carne di coniglio, il secondo nel mondo dopo la Cina. Come è possibile un simile controsenso?

Come fa ad essere così morbida la carne. La carne di coniglio è particolarmente apprezzata per la sua morbidezza, ma come fa ad essere così? Come vengono allevati i conigli? A raccontarcelo è Animal Equality che ci accompagna dall'allevamento fino al macello. Il tutto inizia all'interno di una gabbia (questo accade per il 90% dei conigli), qui, in uno spazio grande come un foglio di carta A4 i conigli vivono senza poter saltare o muoversi come vorrebbero e senza poter socializzare (il coniglio è un animale sociale che vive in gruppi di 6/8 esemplari): una vita in solitudine, tra escrementi, sporicizia e carcasse che rendono necessaria la somministrazione dei farmaci che per loro raggiungono le dosi più alte tra gli animali d'allevamento.

Quanto vale la vita di un coniglio? 1,89 euro al chilo. Dopo sole 12 settimane, i conigli sono pronti per essere messi in forno (quando invece vivono in famiglia, la loro vita media è di 12 anni): le gabbie vengono accatastate una sull'altra e gli animali sono trasportati come se fossero oggetti, lasciati per ore al sole o sotto la pioggia. Il tasso di mortalità di questi animali è del 15/-30% prima di arrivare al macello. Arrivati a destinazione, le sofferenze sono solo all'inizio, come mostra il video infatti possiamo vedere chiaramente:

Operatori che non stordiscono adeguatamente gli animali

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Operatori che sgozzano in modo sistematico conigli coscienti

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Operatori che spezzano il collo degli animali a mani nude

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Animali costretti ad attendere la propria fine ammassati in gabbie

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Conigli che urlano in preda alla paura e al terrore

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Obblighi di legge. Se gli obblighi morali possono anche non interessare a chi sistematicamente ogni giorno sgozza conigli, quelli legali invece dovrebbero essere rispettati: in alcuni casi si vede l'inefficacia dello stordimento a cui segue comunque lo sgozzamento o la rottura (a mano) del collo. Questo cosa significa? Lo stordimento serve per impedire all'animale di essere cosciente e quindi di provare dolore o paura: senza di questo, ogni singolo essere vivente muore dissanguato tra atroci sofferenze.

La richiesta di Animal Equality. Animal Equality sta lavorando per ridurre la sofferenza degli animali durante la macellazione. A tal fine è stata lanciata una petizione rivolta al Parlamento proprio per ottenere, fra le altre cose, l’installazione di telecamere a circuito chiuso nei macelli e il rispetto dello stordimento senza deroghe ed eccezioni.

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