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Il prossimo cargo per la Stazione Spaziale partirà il 3 luglio

E speriamo che questa volta non ci siano altri incidenti di percorso.
A cura di Redazione Scienze
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Solo pochi giorni fa – ricorderete – un'anomalia verificatasi a bordo del razzo lanciatore Falcon X ha portato alla perdita della navetta Dragon, con il suo prezioso contenuto destinato alla Stazione Spaziale Internazionale: nessun problema per gli inquilini dell'avamposto umano nello spazio, naturalmente, tuttavia è giunta adesso l'ora che si disponga un nuovo carico da recapitare.

Un nuovo cargo Progress

Questo dovrebbe accadere il 3 luglio, con un lancio previsto alle 16:55 (ora italiana) dal cosmodromo di Bajkonur: «dovrebbe» perché ormai il condizionale è d'obbligo, dopo la serie di incidenti degli ultimi tempi. A partire, infatti, dovrebbe essere un cargo Progress, a bordo di un veicolo spaziale Soyuz-U: lo stesso che il 28 aprile scorso è andato perduto a causa di un malfunzionamento che ha portato al fallimento della missione.

Progress M-27M, assieme al suo carico, fu protagonista di un distruttivo rientro pochi giorni dopo: speriamo che non accada nulla di simile, questa volta, e che le tre tonnellate di materiale vario (alimenti, pezzi di ricambio, dispositivi scientifici, rifornimenti) giungano a destinazione, come previsto, entro quarantotto ore. Ragionevolmente, molti occhi saranno puntati domani sul lancio.

I problemi del razzo Falcon 9

Domenica scorsa, Dragon avrebbe dovuto portare 2.477 chilogrammi di carico che includevano provviste per l'equipaggio, attrezzatura per l'igiene della Stazione Spaziale, supporti vitali, sistemi elettrici ed informativi, nonché 529 chilogrammi di strumenti NASA, ESA e JAXA.

La navicella è esplosa dopo appena 139 secondi, quando il razzo Falcon 9 ha fatto registrato un grave problema che, al momento, si ritiene fosse correlato alla pressurizzazione del secondo stage. A breve prenderà il via un'indagine per chiarire i motivi tecnici del problema con l'obiettivo di trovare le radici della causa specifica e di portare, così, ad azioni di correzione tali da far in modo che incidenti di lancio del genere non si verifichino mai più.

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