Il primo reattore a fusione fredda è italiano: “Forse il mondo cambierà davvero”
"Forse il mondo cambierà davvero", è quanto ha scritto l'autorevole giornale Forbes a proposito dell'invenzione dell'ingegnere italiano Andrea Rossi. Finanza – rappresentata qui da Forbes – e scienza non sempre vanno d'accordo e questo deve esserne un caso. L'oggetto della contesa accademica riguarda l'E-Cat HT2, un reattore che produce calore attraverso una fusione "fredda", ovvero una reazione di natura nucleare che si realizza a temperature e pressioni molto inferiori a quelle della nota fusione nucleare "calda". Il cambiamento a cui fa riferimento Forbes diventerebbe una vera e propria rivoluzione se l'invenzione di Rossi dovesse trovare ulteriori conferme. "Ulteriori" perché le prime già sono arrivate.
Lo scetticismo della comunità scientifica era tale che attendersi dei risultati positivi dai primi test poteva sembrare illusorio. Ed invece i primi esperimenti hanno dato ragione all'ingegnere italiano. Il primo è stato condotto dal 13 al 17 dicembre 2012, è durato 96 ore e ha prodotto 160 kWh di energia contro un consumo di 35. In condizioni diverse il secondo esperimento, della durata di 116 ore condotto tra il 18 e il 23 marzo 2013, ha liberato 62 kWh di energia consumandone 33. Il rapporto che accompagna i risultati di E-Cat è firmato dal professore Giuseppe Levi dell'Università di Bologna, Evelyn Foschi (Bologna), Torbjörn Hartman, Bo Höistad, Lars Tegnér e Hanno Essén della Uppsala University (Svezia) e Roland Pettersson della Royal Institute of Technology (Svezia). Il calore sprigionato durante l'esperimento, assicurano i relatori, è frutto della fusione di due elementi ed è da escludersi la presenza di reazioni termodinamiche.
Continuano comunque le critiche, dal momento che, fanno sapere gli scettici, non si conosce la qualità di rame prodotto, né il combustibile adoperato durante il test che dovrebbe essere un composto di idrogeno e nichel attraverso l'uso di un catalizzatore segreto. La comunità scientifica lamenta inoltre l'assenza di "peer review", ovvero la sottoposizione della ricerca ad una selezione tra pari. Altro elemento di critica è la presenza di un'azienda privata, la Prometeon, proprietaria della licenza di E-Cat per l'Italia e San Marino. Insomma, per dirla con Forbes: "O si tratta di una delle truffe più elaborate della storia della Scienza, oppure stavolta il mondo potrebbe cambiare davvero. La velocità di questo cambiamento dipende esclusivamente da Rossi".