Il polpo più lungo di un’auto vive in Alaska ed è appena stato scoperto: le foto

Una nuova specie di polpo gigante è stata scoperta nello Stretto di Prince William (Prince William Sound), in Alaska, dove i ricercatori hanno catturato ed esaminato diversi esemplari. Pur trattandosi di una specie precedentemente sconosciuta, in realtà era da tempo sotto agli occhi degli scienziati, in particolar modo a quelli di Nate Hollenbeck e David Scheel dell'Alaska Pacific University, i due biologi marini responsabili dello studio. Il polpo in questione, infatti, veniva confuso col polpo gigante del Pacifico (Enteroctopus dofleini), la più grande specie al mondo che può raggiungere i 4,5 metri di lunghezza per 70 chilogrammi di peso. Un vero e proprio ‘mostro' marino, dunque.

Già in passato si sospettava che alcuni esemplari osservati in Alaska non appartenessero a questa specie, così i due ricercatori hanno deciso di trovare le prove visive e genetiche per dimostrare l'effettiva esistenza di un secondo tipo di polpo, molto simile al primo ma con caratteristiche anatomiche e soprattutto DNA esclusivi. Hollenbeck e Scheel, entrambi membri del Progetto Octopus Alaska, per catturare i polpi non hanno fatto molta fatica: hanno semplicemente dovuto controllare i vasi per gamberetti posizionati dai pescatori nello stretto dell'Alaska. Questi contenitori, infatti, sono molto ambiti dai giovani polpi, che li occupano per cercare rifugio e facili prede. In tutto hanno raccolti ben 21 esemplari, e fra essi 7 presentavano caratteristiche anatomiche ben distinte dalla specie nota. Si trattava principalmente di femmine con un peso medio di 2,5 chilogrammi, dunque molto piccoli rispetto alle enormi dimensioni che possono raggiungere.

Tra i dettagli più evidenti vi erano due macchie bianche sulla testa, non presenti nel polpo gigante del Pacifico (ne ha soltanto una). Alcuni esemplari, inoltre, presentavano protuberanze carnose che si estendevano per l'intero corpo, altri peculiari papille sopra o sotto gli occhi. Sono tutte caratteristiche mai osservate prima nell'Enteroctopus dofleini. Come prova del nove, quella più importante e definitiva, i biologi marini hanno eseguito esami del DNA mitocondriale e nucleare dei cefalopodi, determinando che tutti e sette i polpi con caratteristiche peculiari avevano un pool genetico esclusivo. In parole semplici, si trattava di una specie completamente nuova. In attesa della classificazione tassonomica – il nuovo polpo ha ancora un nome ufficiale – tutti i dettagli sulla scoperta sono stati riportati sulla rivista scientifica BioOne Complete.
[Credit: D. Scheel/Alaska Octopus Project]