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Il più antico dinosauro carnivoro di grandi dimensioni è italiano: quando in Lombardia c’era il mare

Si chiamava ‘saltriosauro’, ma ora il suo nome ufficiale è Saltriovenator zanellai ed è il più antico ceratosauro del mondo e il primo dinosauro giurassico italiano. La scoperta, di importanza mondiale, è dei paleontologi italiani che oggi ci raccontano tutto ciò che c’è da sapere su questa ‘macchina da guerra’ vissuta circa 200 milioni di anni fa, quando in Lombardia c’erano spiagge e foreste.
A cura di Zeina Ayache
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saltriosauro, immagine rappresentativa
saltriosauro, immagine rappresentativa

Si chiama “saltriosauro”, anche se il suo nome scientifico è Saltriovenator zanellai, è il più antico ceratosauro del mondo, il primo dinosauro giurassico italiano, è stato trovato in Lombardia e risale ad un era in cui la regione era caratterizzata da spiagge tropicali e foreste lussureggianti. A rivelarci i dettagli di questa importantissima scoperta sono i paleontologi italiani, ecco cosa c'è da sapere su questo predatore.

Il più antico ceratosauro del mondo. Il Saltriovenator zanellai è un enorme dinosauro predatore che visse in Lombardia circa 200 milioni di anni fa, con i suoi 24 anni circa di età, i quasi otto metri di lunghezza, per una tonnellata di peso e un cranio di ottanta centimetri armato, era dotato di denti aguzzi come pugnali e arti anteriori muniti di quattro dita, di cui tre possenti e artigliate, ne facevano una terribile “macchina da guerra”, così i paleontologi italiani descrivono questo animale che è il più antico e più grande ceratosauro del Giurassico e che oggi rappresenta un vero record mondiale.

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Perché “Saltriosauro”. L'annuncio del ritrovamento dei resti del dinosauro risale al 2000 e ai tempi fu soprannominato “Saltriosauro”, il termine ufficioso comparve erroneamente su un rivista giapponese, senza essere accompagnato da una diagnosi accettabile dalla Commissione Internazionale di Nomenclatura Zoologica e per questo i ricercatori hanno dovuto identificarlo con un altro nome: Saltriovenator zanellai, dove con ‘venator' si definisce il suo essere ‘cacciatore' e con ‘zanellai' invece si omaggia Angelo Zanella, scopritore del fossile nel 1996.

I segni particolari del Saltriovenator zanellai. Gli esperti, all'interno di un approfondito studio, ci elencano le caratteristiche di questo super dinosauro:

  1. la scapola è stretta e allungata, molto simile a quella di Ceratosaurus.
  2. il coracoide (un osso del petto) ha una forma ellittica, come in Dilophosaurus
  3. l'omero (l’osso più grande del braccio), ha una enorme cresta deltopettorale (superficie di inserzione per i muscoli deltoide e pettorale).
  4. nel polso è presente un solo osso carpale, come in molti altri ceratosauri
  5. nella mano, unica è la forma del secondo osso metacarpale: possiede una profonda fossa orlata da una cresta ossea prominente, mai così sviluppata in alcun altro dinosauro. Ciò indica che le mani erano capaci di trattenere le prede con molta forza
  6. la mano ha quattro dita e falangi piuttosto corte e tozze, caratteristiche del gruppo dei ceratosauri
  7. nel petto c'è un osso a forma di V, chiamato furcula, che un tempo si credeva tipico di carnivori più evoluti, come gli allosauridi, e che oggi è presente solamente negli uccelli
  8. nella caviglia le ossa tarsali hanno una forma più primitiva, da ceratosauro
  9. le ossa metatarsali, invece, mostrano gli adattamenti dei grossi carnivori successivi: sono robuste e in stretto contatto nella parte superiore ma ben allargate verso le dita, in modo da sostenere meglio il peso del corpo.
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Quando la Lombardia era bagnata dal mare. Le ossa di Saltriovenator erano ricche di tracce prodotte da pesci e invertebrati marini che fanno pensare che la sua carcassa andò alla deriva e affondò depositandosi sul fondo del mare, ebbene sì, infatti ai tempi, stiamo parlando dell'epoca sinemuriana (fase del Giurassico Inferiore), dove oggi c'è la Lombardia occidentale, c'era parte del'Oceano di Tetide, questo significa che la regione era caratterizzata da spiagge tropicali e foreste lussureggianti.

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