Il pasto impossibile del rospo gigante
Ci è voluta tanta fortuna, ma alla fine il boccone stava scendendo giù. Un rospo gigante è stato colto nell'atto di ingurgitare un pipistrello da Yufani Olaya, guardia forestale del Parco nazionale di Cerros de Amotape in Perù. "I rospi sono voraci e mangiano qualsiasi cosa che si muova e che possa entrare nella loro bocca", dice il ranger, aggiungendo però di non aver mai visto uno spettacolo simile. Coleotteri e millepiedi, per loro, sono saporiti stuzzichini, ma un pipistrello, oltre a comportare il problema di difficile soluzione del cacciarli, è decisamente più impegnativo.
Cacciare il pipistrello, in realtà, è stato incredibilmente facile. Come ha spiegato Olaya a "Why evolution is true", rospi e pipistrelli condividono le stesse prede e proprio nel tentativo di catturare un insetto, il volatile è finito nella bocca del rospo. E' così che il fortunato anfibio ha cominciato a inghiottire una delle estremità, poi – non si sa se volontariamente o se si tratta di un riflesso condizionato – ha cominciato lentamente ad ingurgitarlo. Il rospo, infatti, è sprovvisto di dentatura, per cui il suo "progetto" – una volta piovutogli il boccone in gola – era probabilmente quello di buttarlo giù tutto, con pazienza, ma inesorabilmente.
Il lavoro era quasi concluso, ma il pipistrello non si è dato per vinto. L'anfibio stava cercando di posizionare il volatile per lo sforzo finale, ma questi ha colto il momento, ha mosso le ali, è tornato indietro, è uscito e scappato via. Forse si era fatto i suoi calcoli, "più di tanto non posso entrare, aspetterò".