Il “Nobel dell’ecologia” va all’italiano Rossano Ercolini
Il "Goldman Environmental Prize" è noto come il "Nobel per l'ambiente", ovvero come il più alto riconoscimento assegnato a chi ha contribuito alla salvaguardia del nostro pianeta. Ebbene, quest'anno il premio è stato assegnato ad un italiano dopo 15 anni di lontananza del "nobel" dal nostro paese, quando nel 1998 fu consegnato ad Anna Giacobbe. E' Rossano Ercolini la persona a cui la giuria del Goldman ha assegnato il premio ed è noto per aver fondato il movimento "Rifiuti Zero". La vittoria è stata per il prof. Ercolini una sorpresa, tanto da aver dichiarato di essere "sotto choc. Sapevo che il mio lavoro era conosciuto e seguito da molti, ma non pensavo che lo fosse anche a livello internazionale". Al di là del riconoscimento internazionale, il Goldman Environmental Prize assegna al vincitore anche un premio di 150 mila dollari.
Rossano Ercolini, 58 anni, è maestro elementare a Capannori, in provincia di Lucca, e inizia ad occuparsi attivamente di ecologia quando i piani urbani iniziano a prevedere la costruzione di due inceneritori nella sua città. Il progetto che tuttavia l'ha reso noto oltre i confini nazionali è "Rifiuti Zero", associazione che ha convinto 117 comuni a chiudere i propri inceneritori, fino ad arrivare a Napoli, dove il sindaco De Magistris siglò nel 2011 il protocollo internazionale Rifiuti Zero. Nella Corte di Cassazione, intanto, è depositata dal 27 marzo la legge d'iniziativa popolare "Rifiuti Zero", che propone una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti basata su 5 parole: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro.
Altri vincitori del "Goldman Environmental Prize" sono Jonathan Deal, noto per la sua attività contro il fracking, e Azzam Alwash, nota per la sua attività contro la siccità delle paludi in Iraq.