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Il maschio di oggi ha smesso di evolversi: chat online, solitudine e malattie

L’uomo di oggi è in crisi: è sempre più solo, si rifugia online, è meno istruito, non sa stare al passo con la donna e ha una ridotta aspettativa di vita.
A cura di Zeina Ayache
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Non è finita solo l'era dell'uomo che non deve chiedere mai, ma anche quella dell'uomo in generale. A quanto pare infatti il maschio contemporaneo non se la sta passando molto bene: la sua vita si divide tra chat, smartphone, solitudine, un'idea di virilità lontana dall'emancipazione della donna e malattie sempre più frequenti. A parlare del lento declino dell'uomo è Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia all'Università degli Studi di Padova, che ha parlato all'Adnkronos in vista della Giornata internazionale dell'uomo, che si celebra il 19 novembre, e quando dichiarato lascia davvero poche speranze.

La forza è una debolezza. L'uomo è stato cresciuto con la convinzione di dover essere forte a tutti i costi, questo, in quanto impossibile, ha costituito per lui “un importante fattore di rischio per la salute fisica e il benessere emotivo e relazionale” che ha portato col tempo a stress, frustrazione e disagio esistenziale per il confronto con l'immaginario comune. E non è tutto. La convinzione di dover essere ‘invincibili' ha portato gli uomini ad occuparsi meno del loro stato di salute e quindi a ridurre l'attenzione verso la prevenzione o malattie come obesità, diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari, osteoporosi e tumori: questo li ha portati in realtà ad una riduzione dell'aspettativa di vita rispetto alle donne.

Crisi del terzo millennio. Questa condizione di disagio coinvolge tutti gli aspetti della vita di un uomo e più fasce di età. “I giovani, figli di una civiltà che ha modificato negativamente l’ambiente in cui vivono, portano i segni dell’influenza dell’inquinamento indotto dalle conseguenze dei prodotti derivanti dalle sostanze chimiche e dalla plastica (disturbatori endocrini) che determinano modificazioni del sistema endocrino riproduttivo e sessuale. È ormai accertato dalla letteratura scientifica internazionale che queste sostanze riducono il potenziale di fertilità del maschio, determinano un aumento del tumore testicolare”. Già in passato abbiamo affrontato la questione delle sostanze chimiche presenti negli oggetti che utilizziamo che hanno portato nell'uomo ad uno sviluppo anomalo del seno e una riduzione delle dimensioni del pene.

Uomo vs donna. A rendere ancor più difficile la vita all'uomo è l'inadeguatezze rispetto ai passi evolutivi compiuti dalla donna: come spiega Foresta, i maschi di oggi sono “ancorati a un'idea antica di virilità che li allontana da una donna sempre più emancipata. Una mancata evoluzione che li porta a comportamenti meno salutari e a morire prima delle donne, a studiare meno, addirittura a togliersi più spesso la vita”.

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