120 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il formaggio più antico del mondo è in Egitto e ha 3.200 anni: ecco di cosa è fatto

È stato trovato quello che viene definito ‘il più antico residuo solido di formaggio di sempre’: ha 3.200 anni, si trova in una tomba in Egitto ed è un mix di latte di capra, mucca e pecora. La scoperta è dei ricercatori dell’Università di Catania e quelli dell’Università del Cairo. Quanto rinvenuto ci racconta le abitudini alimentari e sociali e la storia di una malattia infettiva, la brucellosi.
A cura di Zeina Ayache
120 CONDIVISIONI
Immagine

In Egitto è stato trovato quello che si può definire il formaggio più antico del mondo, o comunque il più antico trovato fino ad oggi: ha 3.200 anni ed è prodotto da un mix di latte di pecora, capra e mucca. La conferma arriva da uno studio che ha visto la collaborazione dei ricercatori dell'Università di Catania e quelli dell'Università del Cairo e, intitolato “Proteomic Analyses on an Ancient Egyptian Cheese and Biomolecular Evidence of Brucellosis”, è stato pubblicato sulla rivista Analytical Chemistry.

Un mix antichissimo. “Il materiale analizzato nello studio è probabilmente il residuo solido archeologico di formaggio mai trovato fino ad oggi” annunciano gli esperti, ed è stato trovato durante uno scavo nella tomba di Ptahmes, la più grande di Saqqara. Ptahmes era il sindaco di Tebe e un ufficiale di alto rango durante i regni di Seti I e Ramses, quindi parliamo di un periodo che va dal 1290 e 1213 avanti Cristo. Secondo le analisi biomolecolari proteomiche, il residuo solido di formaggio sarebbe un mix di latte di capra, mucca e pecora e dimostrerebbe le abitudini alimentari dell'epoca.

Dal formaggio al batterio. E non è tutto. Gli esperti fanno sapere che la scoperta del formaggio ha inoltre permesso di tracciare una sequenza peptidica che è attribuibile ad un batterio, il Brucella melitensis responsabile della brucellosi, una malattia infettiva che colpisce prevalentemente i bovini e che, nell'uomo, può provare febbre, sudorazione e un generale stato di malessere. Conosciuta anche come ‘febbre mediterranea', la brucellosi era dunque diffusa già nell'Antico Egitto e alcune prove erano già state identificate in diverse mummie rinvenute in passato.

La tomba di Ptahmes. La tomba di Ptahmes è stata scoperta nel 1885 da alcuni cacciatori di tesori per poi andare perduta sotto le sabbie del deserto del Sahara fino al 2010 quando è stata rinvenuta dagli archeologi dell'Università del Cairo. La presenza dell'antico formaggio, fanno sapere, dimostra l'usanza di aggiungere alimenti nella tomba per accompagnare il defunto durante il suo viaggio eterno.

[Foto da Wikipedia]

120 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views