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Il dentista? Esisteva già nel Paleolitico: trovata carie curata 14 mila anni fa

Le università di Bologna e Ferrara hanno ritrovato sulle Dolomiti venete i resti di un uomo “operato” per una lesione cariosa con una piccola punta di selce.
A cura di R. Z.
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Foto di Gregorio Oxilla
Foto di Gregorio Oxilla

Gli uomini e le donne del Paleolitico avranno mai sofferto di mal di denti? Evidentemente sì, e per curarsi avevano persino il loro dentista di fiducia. Niente anestetici sia chiaro, ma il dolore in qualche modo andava alleviato. Come? Tramite l’utilizzo di una punta di pietra, al fine di ripulire il tessuto infetto. Questa non è una semplice ipotesi ma la scoperta fatta da un gruppo di ricercatori italiani che hanno trovato una lesione curata sul molare di uomo sepolto 14 mila anni fa sulle Dolomiti Venete. Finora gli esperti sapevano che le più antiche tracce di trattamenti dentali risalivano al massimo a 9 mila anni fa. I risultati di questo studio, tuttavia, spostano indietro le lancette di altri 5 mila anni.

Consapevoli degli effetti deleteri delle infezioni cariose. “Quello che i risultati mostrano – spiega Stefano Benazzi, coordinatore del gruppo di ricerca – è che il dente del Villabruna rappresenta la più antica evidenza di intervento manuale su una carie. Questa scoperta suggerisce inoltre che nel Paleolitico Superiore finale l’uomo era consapevole degli effetti deleteri delle infezioni cariose e della necessità di intervenire, tramite l’ausilio di strumenti microlitici, sul tessuto malato per rimuoverlo e pulirlo in profondità”. “La nostra scoperta – aggiunge Marco Peresani dell’ateneo di Ferrara – mostra come gli albori della medicina dentale sfrutti abilità, competenze creative e tecnologiche presenti ben prima del Neolitico, facendo quindi risalire al Paleolitico Superiore finale lo sviluppo, seppur incipiente, delle pratiche chirurgiche (dentali)”.

Una scoperta tutta italiana. "Il dente del Villabruna indica che il ‘oothpicking', documentato sin dall'inizio dell'evoluzione del genere Homo (2,5 milioni di anni fa), è stato intenzionalmente adattato per sollevare ed asportare il tessuto dentale infetto tramite l'utilizzo di una punta microlitica. Questa scoperta suggerisce come la prima forma odontoiatrica fosse basata sul sollevamento ed asportazione del tessuto carioso piuttosto che sulla trapanazione dentale, la quale invece costituisce la procedura riscontrata dal Neolitico ad oggi".

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