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Snack, bibite, salumi e cibi pronti minacciano la salute del cuore e non ce ne accorgiamo

Gli scienziati sostengono che i cibi lavorati contengono quantità eccessive di sale, grassi e conservanti che incrementano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, malattie coronariche e malattie cerebrovascolari. Vediamo insieme come sono giunti a questa conclusione e quali sono gli alimenti ‘pericolosi’.
A cura di Zeina Ayache
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Gli alimenti lavorati che mangiamo danneggiano il nostro cuore incrementando dil rischio di malattie cardiovascolari e morte. Questa è la conclusione a cui sono arrivati gli scienziati che ci spiegano nel dettaglio quali son gli alimenti potenzialmente pericolosi e di quanto incrementano i rischio per la salute.

Cibi lavorati, quali sono. Per prima cosa dobbiamo capire cosa si intenda per cibo lavorato. I cibi lavorati, o ultra lavorati, sono quelli confezionati, come gli snack, le bevande zuccherate, i cereali zuccherati, le pietanze già cucinate e le verdure disidratate, ma anche gli insaccati e il pesce precotto. Questi alimenti contengono alti livelli di zuccheri aggiunti, grassi e sale e scarseggiano in vitamine e fibre. Gli esperti calcolano che mediamente questi alimenti lavorati rappresentano tra il 25 e il 60% della nostra dieta quotidiana.

Cibo e salute, attenzione. Gli scienziati sono partiti dalla consapevolezza che i cibi lavorati incrementano il rischio di obesità, pressione alta, colesterolo alto e alcune forme di cancro, per comprendere se avessero effetti sul cuore. Per ottenere risposte, gli esperti hanno realizzato due studi, ognuno dei quali implicava la raccolta di informazioni sull’alimentazione dei partecipanti attraverso questionari e un follow up sulla salute degli individui nell’arco di 10 anni.

I risultati. Mettendo a confronto l’alimentazione e la salute dei partecipanti, gli scienziati sono giungi alla conclusione che ad ogni incremento del 10% di dosi di alimenti lavori nella dieta corrisponde un incremento significativo dello sviluppo di malattie cardiovascolari, malattie coronariche e malattie cerebrovascolari, rispettivamente del 12, 13 e 11%. E non solo. Quattro porzioni al giorno di cibi lavorati incrementano del 62% il rischio di morte per qualsiasi causa, rispetto a coloro che invece ne mangiano meno di due porzioni al giorno. Ad ogni porzione in più, corrisponde un incremento del rischio del 18%.

Alimentazione sana. Diversamente, gli esperti fanno sapere che seguire una dieta che comprende alimenti poco o per nulla lavorati non solo non porta ad un aumento del rischio per la salute, ma riduce addirittura la probabilità di sviluppare condizioni negative per il cuore.

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