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Il cerotto che ripara il cuore dopo un infarto

E se esistesse un cerotto in grado di riparare i danni provocati dagli infarti? In realtà è già disponibile e funzionante, però, per il momento, è valido solo sui topi. Ecco come funziona.
A cura di Zeina Ayache
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In seguito ad un infarto, il nostro cuore può riportare danni che impediscono al muscolo di pompare il sangue al corpo come dovrebbe, questa condizione è conosciuta anche come “insufficienza cardiaca” e colpisce milioni di persone al mondo. I ricercatori dell’Imperial College London, con la collaborazione della University of New South Wales, fanno sapere di avere sviluppato un cerotto in grado di superare questi danni e di permettere al cuore di funzionare perfettamente. Per il momento però il cerotto funziona solo sui ratti, per gli esseri umani dovremo aspettare ancora un po’. Ma come agisce?

Gli scienziati spiegano che il cerotto può essere attaccato al cuore senza chirurgia e punti di sutura e migliora i movimenti degli impulsi elettrici del muscolo attraverso le cicatrici formate in seguito all’infarto. Di solito, queste cicatrici che si formano sul cuore servono per riparare i danni, ma bloccano i segnali elettrici che controllano la coordinazione utile a pompare. Il cerotto realizzato invece riesce a condurre questi segnali e a bypassare il problema delle cicatrici.

Ma di cosa è fatto? I ricercatori spiegano che sono tre i componenti che permettono al cerotto di far funzionare il cuore: il chitosano, un composto chimico che si ricava dall’esoscheletro dei crostacei e che viene utilizzato come additivo negli alimenti, la polianilina, un materiale conduttore della famiglia dei polimeri conosciuto per la sua conducibilità elettrica, e l’acido fitico, una sostanza che si trova nelle piante, come la crusca, e che aggiunto alla polianilina agevola la conducibilità.

Purtroppo come dicevamo, per quanto il cerotto sia risultato funzionale nei ratti, non sappiamo ancora se potrà trovare applicazione sugli esseri umani in cui il muscolo è molto più grande e necessità di impulsi elettrici più importanti.

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