Il cancro è la prima causa di morte in Italia, fa più vittime degli infarti

In Europa, per meglio dire in alcuni Paesi europei tra cui l'Italia, la prima causa di morte è il cancro. Questa malattia, considerata il male del nostro secolo, fa più vittime delle patologie cardiovascolari, quelle cioè legate al cuore e ai vasi sanguigni (come aneurismi, ictus, infarti, insufficienza cardiaca). A darne notizia sono i ricercatori dell'European Society of Cardiology che, sull'European Heart Journal, hanno pubblicato i dati aggiornati all'interno dello studio intitolato appunto “Cardiovascular disease in Europe: epidemiological update 2016”.
Secondo le nuove informazioni, le malattie cardiovascolari provocano più di 4 milioni di decessi in Europa (dove con Europa si intendono i 53 stati membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), cifra che corrisponde al 45% delle morti. Per quanto il dato possa spaventare, si tratta comunque di una quantità in declino grazie ai successi ottenuti con la prevenzione e le nuove cure. I ricercatori fanno sapere che, per quanto riguarda gli uomini, a fare più vittime è il cancro, ma solo in Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia, Spagna, Regno Unito e Olanda. Quanto alle donne, nel nostro Paese questo dato non trova conferma, ma è valido solo per la Danimarca.
Quanto scoperto dai ricercatori fa riflettere sulle differenze che intercorrono tra i vari Paesi europei. Dando per certo che la differenza di vittime sia da attribuire alla maggior prevenzione e alle migliori cure disponibili nei Paesi in cui è il cancro la prima causa di morte, gli scienziati si chiedono cosa non stia andando per il verso sbagliato nelle altre nazioni.
I ricercatori hanno analizzato anche il DALY, Disability-adjusted life year (attesa di vita corretta per disabilità), quel dato che misura la gravità di una malattia in relazione al numero di anni persi per causa sua, e hanno scoperto che è maggiore nei Paesi dell'Est Europa, e anche in questo caso stanno cercando di capire come mai.
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