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Il caffè ‘modifica’ il nostro corpo e fa l’effetto opposto della cannabis

Il caffè interferisce con alcune funzioni del nostro corpo e aiuta a regolare lo stress, inoltre potrebbe avere un ruolo sullo sviluppo del cancro: i ricercatori ci spiegano perché si comporta in maniera opposto rispetto alla cannabis.
A cura di Zeina Ayache
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Il caffè interferisce con il nostro metabolismo non solo svegliandoci, ma in dozzine di modi che sono simili a quelli tipici della cannabis. La scoperta arriva dai ricercatori della Northwestern Medicine che sul Journal of Internal Medicine hanno pubblicato lo studio intitolato “Metabolomic response to coffee consumption: application to a three-stage clinical trial”. Ma cosa significa?

Lo studio. Per capire gli effetti del caffè sul nostro metabolismo, i ricercatori hanno chiesto ad un gruppo di 47 finlandesi di astenersi completamente dal caffè per un mese, di consumarne quattro tazze al giorno per il mese successivo e di salire a otto al giorno per il terzo mese. I ricercatori hanno poi preso in analisi più di 800 metaboliti nel sangue e ne hanno seguito i cambiamenti passo passo. Un metabolita è il prodotto del processo del metabolismo, in pratica ciò che diventa una sostanza quando viene assimilata dal nostro corpo.

Endocannabinoidi e stress. Dalle analisi è risultato che l'aumento del consumo di caffè ha portato, nell'arco di due mesi, ad una condizione di stress che ha innescato una diminuzione dei metaboliti nel sistema endocannabinoide che regola molte funzioni del nostro organismo: cognizione, pressione sanguigna, immunità, dipendenze, sonno, appetito, energia e metabolismo del glucosio. Gli endocannabinoidi, che costituiscono il sistema endocannabinoide, sono lipidi in grado di legarsi a recettori cannabinoidi, gli stessi della cannabis per intenderci. Secondo i ricercatori, il nostro corpo quando è troppo stressato a causa del caffè cerca un equilibrio e lo trova proprio attraverso la diminuzione dei metaboliti.

Caffè e cancro. Gli esperti fanno sapere che alcuni metaboliti sono aumentati dopo aver bevuto da quattro a otto tazze di caffè in un giorno e questo suggerisce che il caffè potrebbe facilitare l'escrezione o l'eliminazione degli steroidi. Poiché il percorso steroideo è centrale nello studio di alcune malattie, tra cui il cancro, i ricercatori pensano che il caffè potrebbe avere un effetto anche su queste condizioni.

Conclusioni. I ricercatori sono riusciti a dimostrare che effettivamente il caffè agisce sul nostro corpo in maniera opposta rispetto alla cannabis: i neurotrasmettitori collebati al sistema endocannabinoide infatti diminuiscono col caffè mentre con la cannabis aumentano.

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