Il 70% delle persone sente un suono da questa gif silenziosa: e tu?
Tre persone su quattro indicano che riescono a sentire il suono di una curiosa gif animata nella quale un allegro traliccio è impegnato nel salto della corda, come il più allenato dei Rocky Balboa. Non ci sarebbe nulla di strano se l'animazione fosse effettivamente accompagnata da un suono, ma come ben sappiamo le gif sono del tutto prive del segnale audio. In altri termini, sono "mute". Allora perché la maggior parte delle persone riesce a sentire questo suono? La scienza ha una risposta: in parole semplici, il nostro cervello ha la capacità ricodificare i segnali visivi come suoni, e quando un suono viene rappresentato visivamente è possibile che esso si “materializzi” in modo subliminale. Innanzitutto ecco a voi la gif.
Riuscite a sentire anche voi i tonfi prodotti dai pesanti rimbalzi del traliccio metallico? Bene, siete in ottima compagnia. Questa animazione non è nuova e ciclicamente torna virale sulla rete, creando stupore – e qualche volta un senso di inquietudine – in chi riesce a percepire il suono inesistente. Recentemente è arrivata alla ricercatrice Lisa Debruine dell'Università di Glasgow, che ha deciso di creare un sondaggio su Twitter per verificare le reazioni dei suoi follower. Circa il 75 percento ha dichiarato di sentire un rumore sordo, come quello di un tonfo, mentre un 4 percento ha indicato di sentire qualcosa che non sa definire.
Naturalmente quella del traliccio non è l'unica gif di questo genere, e un'altra che riesce a suscitare una sensazione simile è quella di Tigro (un personaggio di Winnie the Pooh) che dipinge strisce nere sull'asino di pezza Hi-Ho. Anche in questo caso alcuni riescono a sentire i balzelli di Tigro, ma in percentuale significativamente minore rispetto a quelli del pesante traliccio. L'immagine condivisa dalla dottoressa Debruine riuscirebbe a “ingannare” più efficacemente il nostro cervello a causa del tremolio applicato alla telecamera, che rende la rappresentazione visiva ancor più realistica.
Il cosiddetto “Effetto McGurk-MacDonald” si basa su un principio analogo, nel quale il cervello viene indotto a sentire cose diverse da quelle effettivamente prodotte a causa delle informazioni visive percepite. Ad esempio, osservando la bocca di una persona che pronuncia il fonema “ga” ma il suono ascoltato è “ba”, è molto probabile che il cervello percepisca un “da”, a causa dell'interazione tra l'informazione visiva e quella uditiva.
All'inizio dell'anno un team di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Londra ha dimostrato che in alcuni esperimenti i partecipanti potevano ascoltare un suono accompagnato a lampi e flash completamente silenziosi, un altro esempio dell'influenza della vista sull'udito. La cosiddetta sinestesia è legata proprio alla percezione di uno stimolo proveniente da un senso che induce un'esperienza “automatica” in un altro senso, pur non essendo coinvolto direttamente. Insomma, se anche voi avete sentito i rimbalzi del traliccio, è del tutto normale.