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I vaccini Covid riducono la trasmissione di Delta, ma non per molto tempo

I vaccinati che successivamente vengono contagiati dalla variante virale hanno meno probabilità di trasmettere il virus rispetto alle persone non vaccinate. Ma questa protezione diminuisce nei mesi successivi alla seconda dose.
A cura di Valeria Aiello
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Le persone che vengono infettate dalla variante Delta hanno meno probabilità di trasmettere il virus ai loro contatti stretti se hanno già ricevuto un vaccino anti Covid. Ma questo effetto protettivo è relativamente piccolo e diminuisce in modo sostanziale nei mesi successivi alla seconda dose. Lo indicano i risultati di uno studio riportato su Nature che per primo esamina direttamente come i vaccini prevengano la diffusione della variante Delta di Sars-Cov-2. L’analisi ha preso in esame i dati di 139mila contatti stretti di circa 95mila persone risultate positive tra gennaio e agosto 2021 nel Regno Unito, quando le varianti Alpha e Delta erano in lotta per essere dominanti.

L’effetto benefico della vaccinazione nei confronti della protezione dal contagio è massimo dopo la seconda dose, ma scende a livelli quasi trascurabili nel tempo. I dati dello studio mostrano che, le persone infettate a due settimane dalla seconda dose del vaccino sviluppato all’Università di Oxford e Astrazeneca, hanno il 57% di possibilità che un contatto stretto non vaccinato risulti positivo. Dopo 3 mesi, tale rischio sale al 67%. “C’è un cambiamento radicale con Alpha rispetto a Delta, ma poi c’è anche un cambiamento nel tempo – dice il co-autore David Eyre, epidemiologo dell’Università di Oxford – . I risultati forse spiegano perché abbiamo visto una così grande trasmissione della variante Delta nonostante la vaccinazione diffusa”.

Anche se i vaccini possono prevenire il rischio di infezione, questa protezione e la possibilità di trasmissione successiva diminuiscono nel tempo. E la variante Delta ha accentuato questo calo. I dati indicano che una persona che è stata completamente vaccinata e poi ha avuto un’infezione da variante Delta, ha quasi il doppio delle probabilità di trasmettere il virus rispetto a una persona infettata da Alfa. Questo, in aggiunta al rischio più elevato nei vaccinati di infezione causata da variante Delta rispetto ad Alpha.

Una riduzione della protezione dal contagio è stata osservata anche nelle persone che hanno ricevuto il vaccino di Pfizer e BionTech. Il rischio di diffondere l’infezione da Delta dopo la vaccinazione con questo vaccino era del 42% ma è passato al 58% nel tempo.

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