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I tamponi stampati in 3D rilevano Covid-19 come quelli tradizionali: lo dimostra uno studio Usa

Condotto dalla University of South Florida Health in collaborazione con il Tampa General Hospital, lo studio clinico su larga scala ha verificato che i tamponi nasali alternativi, stampati in 3D, funzionano al pari di quelli normalmente utilizzati nella lotta al coronavirus: “Opzione praticabile ed economica per affrontare la carenza di tamponi”.
A cura di Valeria Aiello
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I tamponi nasali stampati in 3D / USF
I tamponi nasali stampati in 3D / USF

La stampa in 3D continua a rivoluzionare il settore medico, offrendo opportunità fino a pochi anni fa impensabili. Con lo scoppio della pandemia di Covid-19, la carenza di forniture, inclusa quella di tamponi naso-faringei utilizzati per prelevare campioni dalle alte vie respiratorie, ha limitato l’accesso ai test diagnostici, determinando ritardi nell’accertamento e identificazione dei positivi.

I tamponi stampati in 3D funzionano come i tradizionali

Una situazione che ha spinto alcune aziende a impegnarsi nello sviluppo di strumenti diagnostici alternativi, tra cui la Formlabs, nota produttrice di stampanti 3D, che collaborando con la Northwell Health, il più grande fornitore di attrezzature sanitarie di New York, e i ricercatori della University of South Florida Health, ha sviluppato un prototipo di tampone nasale stampato in 3D alternativo ai tradizionali tamponi floccati.

La dimostrazione di efficacia e sicurezza di questi dispositivi è stata affidata al Morsani College of Medicine della University of South Florida Health che, attraverso il suo ospedale collegato, il Tampa General Hospital, ha dunque messo alla prova i tamponi stampati 3D in tre diverse piattaforme di test per Sars-Cov-2. La sperimentazione su larga scala è iniziata alla fine di marzo, confrontando le prestazioni dei tamponi stampati 3D con quella dei tamponi tradizionali.

I risultati dello studio clinico, che ha coinvolto 291 pazienti sintomatici, sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Infectious Disease, indicando chiaramente che i tamponi stampati in 3D hanno performance equivalenti ai tamponi floccati. “Questo studio ha fornito il primo rigoroso confronto per assicurare che il tampone 3D funzionasse come quello standard – ha dichiarato la dottoressa Kami Kim, docente e direttrice della Divisione di Malattie Infettive del Morsani College of Medicine – . Su tutte le tre piattaforme utilizzate nel nostro studio abbiamo dimostrato che il tampone tradizionale e il tampone stampato in 3D sono comparabili nel rilevamento accurato dell’infezione da Covid-19”.

Data la continua necessità di screening diffusi, gli autori dello studio hanno concluso che la tecnologia di stampa 3D può dunque offrire un’opzione praticabile ed economica (il costo dei materiali per la stampa di un tampone in 3D varia dai 26 a 45 centesimi mentre i tamponi tradizionali costano circa 1 dollaro ciascuno, riportano gli autori) per affrontare la carenza di tamponi, in particolare quando gli ospedali o gli istituti di analisi dispongono già di laboratori di stampa 3D attrezzati per produrre i dispositivi.

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