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I saponi classici sono pericolosi e quelli liquidi più sicuri? Facciamo chiarezza

Secondo uno studio pubblicato in diverse testate risulterebbe che saponette e dispensatori schiumosi sarebbero pericolosi per la nostra igiene, mentre quelli liquidi risulterebbero più sicuri. Il modo in cui viene riportata la notizia fa sorgere diversi dubbi.
A cura di Juanne Pili
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saponi

In diverse testate e agenzie di stampa nostrane circola la notizia riguardante uno studio pubblicato sul American Journal of Infection Control. Secondo questa ricerca, svoltasi in tre diversi esperimenti utilizzando due marche di mousse (dispensatori di sapone), i ricercatori avrebbero scoperto che i saponi "non antibatterici" sono inefficaci nel ridurre la carica batterica rispetto a quelli liquidi.

Dubbi sull'esperimento. Lo studio originale non è ancora disponibile online nel momento in cui redigiamo l'articolo, non possiamo escludere quindi che sia stato interpretato male. I titoli sembrano alquanto allarmisti: leggiamo che la classica saponetta e i dispensatori di sapone sarebbero addirittura "pericolosi". Specialmente se usati negli ospedali. I ricercatori hanno fatto lavare le mani a un gruppo di 10 persone con un sapone in mousse e uno liquido. L'unico discorso che potremmo fare corrisponde alla scoperta dell'acqua calda, come ci spiega Gaetano Pezzicoli, esperto di biomedicina nel gruppo EduTube Italia:

Riguarda il fatto che se una saponetta – o dispensatore – viene usata da molte persone diverse, ognuna lascia parte dei microorganismi della sua flora cutanea. Quindi non sono ideali per i luoghi pubblici. Ma il potere igienizzante di uno stesso sapone in forma liquida e solida dovrebbe essere lo stesso.

Potere pulente o igienizzante? Ed effettivamente è qui che sorgono maggiori dubbi.  La differenza tra sapone liquido e solido sta nella preparazione. Il potere pulente è lo stesso. Oltretutto negli articoli che riportano la notizia non si parla di saponi igienizzanti, fatti diversamente, i quali vengono sempre usati negli ospedali. Inoltre lo studio – così come viene presentato – avrebbe coinvolto solo dieci persone e non si menziona un gruppo di controllo. Stando alle caratteristiche riportate – dalle case produttrici delle due marche utilizzate – i saponi sperimentati erano "anionici", i quali non  igienizzano affatto, ma si limitano a "pulire". Si tratta di una differenza di non poco conto.

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