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I rifiuti abbandonati dagli incivili sono trappole mortali per gli animali: le drammatiche immagini

Gli addetti dei Royal Parks di Londra nell’ultimo anno hanno raccolto quasi duemila tonnellate di rifiuti abbandonati dagli incivili. In molti casi questa spazzatura si è trasformata in una vera e propria trappola per gli animali selvatici, come mostrano le drammatiche immagini diffuse per una campagna di sensibilizzazione.
A cura di Andrea Centini
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Un cervo con la testa intrappolata in un sacchetto di plastica. Credit: Royal Parks
Un cervo con la testa intrappolata in un sacchetto di plastica. Credit: Royal Parks

I parchi sono un bene prezioso per l'intera comunità e non solo; spesso, infatti, si trasformano in vere e proprie oasi della biodiversità nel cuore di frenetiche metropoli. Basti pensare al grande Central Park a Manhattan (New York), alle spettacolari aree verdi di Roma o ai Royal Parks nel centro della capitale inglese. Purtroppo alcuni incivili scambiano queste perle incastonate nel cemento vengono per luoghi di divertimento sfrenato e bivacco, senza il benché minimo rispetto per la natura e il benessere degli animali che ci vivono. Musica sparata a tutto volume, barbecue, alberi utilizzati come attrezzi ginnici e spazzatura lasciata ovunque sono solo alcuni dei comportamenti irresponsabili più diffusi. I rifiuti oltre a rovinare la bellezza di questi luoghi rappresentano un concreto pericolo per la fauna selvatica, come mostrano le sconcertanti immagini diffuse dai Royal Parks di Londra, proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni che possiamo arrecare all'ambiente e agli animali.

Pur essendo caratterizzato da lockdown e restrizioni varie a causa della pandemia di COVID-19, durante l'ultimo anno gli operatori ecologici e i ranger dei parchi londinesi hanno raccolto quasi duemila tonnellate di spazzatura, l'equivalente in peso di un migliaio di grossi SUV. Scatolame, sacchetti di plastica per spesa e le deiezioni dei cani, resti di palloncini, anelli per le confezioni di birra, dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine), lattine, bottiglie di vario taglio, bicchieri, retine per la frutta e posate sono solo alcuni dei rifiuti abbandonati dagli incivili. Come indicato, per gli animali possono rappresentare delle vere e proprie trappole mortali.

Lucertole morte nel rogo provocato da un barbecue illegale. Credit: Royal Parks
Lucertole morte nel rogo provocato da un barbecue illegale. Credit: Royal Parks

In un'immagine si vede un cervo con una busta di plastica incastrata sul muso, col concreto rischio di morire soffocato. Molte persone abbandonano i sacchetti di plastica con i resti dei picnic, che diventano così in un pasto irresistibile per cervi e altre specie. Oltre al rischio di soffocamento, in caso di ingestione la plastica può bloccare l'apparato digerente e far morire di fame (tra atroci sofferenze) gli animali, esattamente come avviene con i cetacei in mare.

Un altro scatto mostra un pellicano mentre "gioca" con alcune bottiglie di plastica. Questi sontuosi uccelli sono presenti al St James's Park sin dal 1664, quando alcuni esemplari furono donati dall'ambasciatore russo. I sei che vi vivono oggi sono stati avvistati dai ranger del parco mentre tenevano nel becco alcune bottigliette abbandonate sulla riva del lago.

Pellicano gioca con una bottiglia di plastica. Credit: Royal Parks
Pellicano gioca con una bottiglia di plastica. Credit: Royal Parks

In un'immagine si vede un cormorano con la testa e il collo impigliati negli anelli di plastica di una confezione di birra. Sono considerati tra gli oggetti più pericolosi in assoluto per la fauna e per questo in diverse parti del mondo sono stati banditi. In alcuni casi sono stati sostituiti con analoghi biodegradabili. Dove sono ancora in uso, gli esperti raccomandano di tagliarli prima di gettarli, proprio per evitare che gli animali vi finiscano intrappolati come lo sfortunato uccello. Un anello è rimasto attorcigliato nel becco e i ranger ritengono che il cormorano potrà nutrirsi solo di pesci piccoli. Al momento non sono ancora riusciti a catturarlo e temono di riuscire solo quando ormai sarà troppo tardi.

Cormorano rischia di morire a causa degli anelli di plastica per confezionare le birre. Credit: Royal Parks
Cormorano rischia di morire a causa degli anelli di plastica per confezionare le birre. Credit: Royal Parks

Altri scatti mostrano un tritone morto impigliato in una retina da frutta e un'anatra con un elastico attorno al collo. In un video si vede un piccolo riccio che trascina i resti di un palloncino di plastica. Un'altra immagine emblematica mostra invece alcune lucertole rimaste uccise dalle fiamme di un barbecue, acceso illegalmente nel parco.

Anatra con un elastico attorno al collo. Credit: Royal Parks
Anatra con un elastico attorno al collo. Credit: Royal Parks

Il celebre naturalista Sir David Attenborough, innanzi a questo scempio ha lasciato la seguente dichiarazione: “Nella frenetica Londra, i Royal Parks sono un paradiso per la fauna selvatica e ci sono cose semplici che possiamo fare tutti per proteggerla e aiutarla a prosperare. I rifiuti, e in particolare la plastica, sono un pericolo crescente per la fauna selvatica in tutto il mondo e tutti noi possiamo aiutare portandoli a casa o usando i bidoni. Si prega di lasciare dove sono anche i fiori di campo e i funghi, le ghiande e i rami secchi; tutti sono parti vitali dell'ecologia dei Parchi. Ricordati di camminare con leggerezza e di non lasciare traccia della tua visita”.

Nei mesi scorsi due ricercatori dei Paesi Bassi (Auke-Florian Hiemstra e Liselotte Rambonnet) hanno aperto un sito chiamato covidlitter.com nel quale condividono le immagini di animali morti o feriti a causa di guanti e mascherine, che oggi rappresentano una fetta importante dei rifiuti gettati dagli incivili. Anche in questo caso si è trattato di un progetto di sensibilizzazione sui danni che possiamo arrecare alla natura con i nostri gesti sconsiderati.

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